domenica 29 dicembre 2024

Palermo - Bari. Dal Barbera la partita e molto altro

    ROSALIO - Il blog di Palermo

PALERMO - BARI. DAL BARBERA (E DINTORNI) È QUASI TUTTO

Francesco Palazzo 



https://www.rosalio.it/2024/12/26/palermo-bari-dal-barbera-e-dintorni-e-quasi-tutto/


PRIMA DELLA PARTITA

Si torna al Barbera passando sotto un suggestivo albero di Natale messo all'ingresso. Il campionato dei rosa a fine anno, al giro di boa del girone di andata, è certamente deludente per risultati e gioco. Inutile stare a ripercorrere le dinamiche dei singoli. Se una squadra funziona bene ciascuno riesce a dare il meglio. Non è tennis, nel calcio in campo va un articolazione complessa dal punto di vista tecnico e societario. Inutile pure dire che si gioca bene o non malissimo come l'ultima partita a Sassuolo, se poi perdi sia fuori che dentro e ti ritrovi a pochi punti dalla zona retrocessione e da una valanga di punti dalle prime tre. Dobbiamo ammettere che con i diciotto metri quadrati di porta, soprattutto i rosanero che giocano avanti, fanno fatica a fare amicizia. Del resto come gol fatti prima della partita di stasera il Palermo con sole 18 reti ha soltanto quattro squadre dietro. Zona retrocessione. Che del resto come posizione in classifica generale, in tredicesima posizione e 21 punti, è a soli due punti. Ho letto un'analisi. Praticamente, in sintesi estrema, gli attaccanti entrano poco in area. I tifosi sono sempre più delusi, soprattutto adesso che si vive la situazione peggiore dei tre anni di serie B. Certo, l'aspirazione sarebbe la promozione diretta, i primi due posti. Ma pure io del resto vorrei concittadini meno incivili. Da serie A immediata. Ma sino a ieri il tappeto di auto in seconda e talvolta terza fila, nell'asse Empedocle Restivo, Sciuti, Terrasanta, ci informa che altro che play off, saremmo in paradiso, qua siamo in serie Z. Poi c'è questa storia dei tifosi che vanno in trasferta e sono quasi degli eroi cui tutto si deve. Un attimo di calma. Gli eroi sono quelli che, magari per una paga non proprio lussuosa, si spaccano la schiena per gran parte della giornata. Insomma, andare allo stadio in altre città non è come scendere in miniera. Relativizziamo. Sempre di calcio si tratta e di trasferte dove ci si diverte. L'eroismo riserviamolo per cose più importanti. La squadra che sbuca in campo dagli spogliatoi è reduce da un lungo ritiro voluto dalla società in quel di Torretta, dove c'è il bel centro sportivo rosanero di recente inaugurazione. Il ritiro è un rimedio di risposta a periodi di crisi ormai quasi in disuso, che ci rimanda a stagione calcistiche novecentesche. Il Bari al fischio d'inizio ha tre punti in più dei nostri, cioè 24, ed è al settimo posto, in zona play off. Fuori casa i baresi hanno collezionato, prima di scendere al Barbera, 4 pareggi, 2 vittorie e 2 sconfitte. Non è un ruolino catastrofico. Tutt'altro. La formazione annunciata un'ora prima del fischio d'inizio, in una Palermo con un barometro decisamente invernale, fissa Brunori al centro dell'attacco ed è probabilmente il migliore undici che la rosa attuale dei rosanero può consentire. Facciamo un pronostico mezz'ora prima della partita. Palermo 2 - Bari 0. Rimetto dopo mesi una delle sciarpe rosanero. Perché è facile essere tifosi quando tutto gira bene. Fila lunga per entrare in zona tribuna, un tornello è chiuso. Bel regalo di Natale con questo freddo. Come ampiamente previsto pochi spettatori. Sia per il giorno festivo che per la disaffezione al momento serpeggiante tra i supporter rosanero. Un suggestivo gioco di luci, buon  Natale e buon anno, prima della canzone proiettata dappertutto di Sergio Endrigo, io che amo solo te. 

LA PARTITA

Fischi attesi accolgono le squadre in campo e pure criminali petardi. La zona dei tifosi ospiti è vuota, i bambini e le bambine che accompagnano i calciatori hanno in testa il berretto di Babbo Natale. Dalla nord si inizia con "Dionisi vattene via". 

Si parte con un colpo di testa in attacco del Palermo abbastanza pericoloso preso dal portiere e una traversa colpita da Brunori con un bel tiro da fuori. Il Bari subito dopo, quasi al quinto, fa la barba al palo, poi pericoloso con una punizione dal limite,  quindi ancora avanti. Solo la maglia, dicono dalla nord. Al decimo quasi gol del Bari. I rossi pugliesi sembrano più sicuri nei primi quindici minuti. Tendono a schiacciare il Palermo nella propria metà campo. Il solito "Chi non salta è catanese", dalla nord gridato per alcuni minuti. Possono sempre vincere il nobel dello slogan più stupido. Dionisi e il suo vice parlottano contrariati. Al 18mo Di Francesco da fuori punta il sette, ma il portiere avversario c'è. Nei secondi quindici minuti del primo tempo i rosa tentano di alzare il baricentro. Il gioco del Palermo, che attacca verso la nord, si sviluppa quasi tutto sull'asse sinistro con un buon Di Francesco. Al 30mo il portiere del Palermo salva lo 0 a 0. 

Al 33mo Palermo quasi in gol, ma non riesce a tirare in porta. Al 35mo stessa cosa a parti invertite. Al 39mo Palermo pericoloso ma niente tiro verso il portiere. Potrebbe essere il ritornello noioso di questa stagione. Appena superato il 40mo il tiro in porta c'è e c'è pure il gol di Le Douaron. In fondo il calcio può essere semplice. Adesso un incivile "barese pezzo di merda" dagli spalti. Il codice penale, questo sconosciuto dentro gli stadi. Si conclude il primo tempo con un colpo di testa su calcio da fermo che fa quasi scattare il secondo gol. Si va a prendere una bevanda calda. 

Nel secondo tempo il Palermo parte sostituendo Di Francesco con Lund. Aveva giocato bene. Si  tratterà di un problema fisico sopravvenuto. I rosa ora attaccano verso la sud. Davvero poca gente. I tre posti alla mia sinistra e i quattro alla mia destra vuoti. La temperatura adesso è decisamente bassa. Al 51mo il Bari si fa sotto ma non impegna lo specchio della porta avversaria. È comunque ripartita bene la squadra pugliese. Al 56mo infatti a portiere battuto prende il palo. Carambola e palla che finisce al portiere. Vasic nei rosa al posto di Verre. Un ragazzino gasato da del mongoloide e poi del ritardato a qualcuno dei rosa. Da premio Nobel il pargolo. Al 59mo il Bari quasi sull'1 a 1. 

Manca mezz'ora. I rosa provano a darsi una svegliata. Ci provano al 65mo ma non vedono la porta. Poi ancora e ottengono una punizione dal limite sinistro dell'area. Tiro molto bello di poco fuori dallo specchio della porta. Il Bari a questo punto cambia quasi mezza formazione. I rosa provano a restare alti. Al 75mo il portiere rosa salva ancora il risultato. Entrano in attacco Henry e Insigne al posto di Brunori e Le Douaron cambiando tutta la linea di testa. Al 78mo i rosa vedono la porta, ma il portiere del Bari è attento. Poi il Bari pare poter affondare il coltello nelle incertezze difensive rosa. Quasi al minuto ottanta il Palermo ancora pericoloso. Tre ragazzini con tre piccoli cartelli colorati chiedono, quando finirà l'incontro, le maglie dietro la panchina dei rosa. All'83mo il Bari pericoloso. Un difensore del Palermo questiona vivacemente con la panchina. Ceccaroni esce per Nedelcearu quando mancano sei minuti. Al 90mo tempo di recupero di cinque minuti. Calcio d'angolo per il Bari, pure il portiere in attacco. Finisce 1 a 0, non ho preso il pronostico di 2 a 0, ma sempre di vittoria si tratta. 

DOPO LA PARTITA

Tutti ad abbracciare il portiere del Palermo. Mezza vittoria in effetti è sua. Cancellate sul campo le incertezze mostrate contro il Sassuolo. Tutti in cerchio i rosa. Poi vanno verso la nord. Fischi profusi da parte dei commissari tecnici della nazionale del tifo organizzato. Tantissima, troppa, fatica per vincere una partita in casa. Incontro comunque giocato con la dovuta attenzione dai rosa. Si devono registrare tensioni nella squadra e tra questa e la panchina. Il duo iniziale in attacco Brunori - Le Douaron ha convinto. Sarebbe meglio utilizzarlo sempre come prima scelta. Del resto Brunori ha segnato in rosanero una valanga di gol. Quelli che mancano. Il Palermo di fatto riaggancia la zona play off con 24 punti con un gruppone di sei squadre

 È un'affermazione che può costruire un futuro meno problematico? O tutto durerà, visto che il periodo è quello giusto, da Natale a Santo Stefano? Vedremo. Anche se al momento non sembra questa una squadra con un'identità precisa. Si va da partita a partita. Non si capisce tuttavia chi parla di problemi difensivi. In questo reparto l'unico discrimine per portiere e colleghi di reparto sono i gol subiti. Ebbene, i rosanero ne hanno incassati 17, solo lo Spezia ha fatto meglio. Semmai, come evidenziato, c'è un problema realizzativo evidente. La prossima gara sarà fuori con il Cittadella, a ridosso di San Silvestro. Ci rileggiamo nel 2025, il 12 gennaio al Barbera c'è il Modena. Intanto, Buon Anno. 

La Santuzza e l'acqua benedetta nel bidone

Città Nuove Corleone

26 dicembre 2024

L'ACQUA BENDEDETTA DI SANTA ROSALIA E I CICLISTI PER NULLA MIRACOLATI
Francesco Palazzo



https://www.cittanuove-corleone.net/2024/12/lacqua-benedetta-di-santa-rosalia-e-i.html?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2_goeXv8lEYTUIP2V-flxaFJoM2ud1_flnFRqvzryXRm6INfvGnrYXFqg_aem_i5x5afyFlx9x0xIc0esHvw&m=1

Ho frequentato da piccolo, e sino a una certa età, ambienti cattolici. Tuttora bazzico le chiese. Con profondo rispetto per ciò che avviene dentro i templi di qualsiasi tipo. Per i cattolici l'acqua benedetta ha un significato importante. Ma l'ho sempre vista dentro acquasantiere, poste all'ingresso degli edifici di culto. Mi ricordo quella di marmo marrone dentro la chiesa di San Gaetano a Brancaccio, dove Don Puglisi visse gli ultimi anni. Quello di cui parliamo non è un luogo qualsiasi per i palermitani e per i turisti. Siamo a Monte Pellegrino. A pochi passi da dove si venera Santa Rosalia. Dentro il Santuario. Già l'acqua benedetta messa a litri, in un contenitore di plastica così dozzinale con rubinetto finale, come vedete nella foto, lascia abbastanza basiti. È la prima volta che vedo roba simile. Quell'acqua poi finisce in un secchio. La foto l'ho scattata dopo una delle mie acchianate. A proposito, si dovrebbe fare qualcosa per i palermitani che, a fronte di  divieti per i velocipedi, scendono a trenta all'ora dal percorso dell'accchianata dove ci sono pellegrini e turisti che vorrebbero soltanto passare qualche ora rilassata senza finire in ospedale. Ma forse in questi casi non ci possono oceani di acqua benedetta o speciali miracoli della Santuzza. Per tornare al nostro bidoncino, penso che non manchino fondi per acquistare acquasantiere o contenitori più presentabili. Se si continua così è inutile scrivere "usare con fede". Perché mettere litri di acqua benedetta come fosse una qualsiasi bevanda, sopra un brutto tavolino di formica, dentro un contenitore non proprio adatto, con sotto un secchio, a tutto rimanda tranne che alla fede. Se davvero ritenessi quell'acqua benedetta e attribuissi ad essa un significato soprannaturale, non aprirei quel rubinetto.

sabato 7 dicembre 2024

Palermo - Spezia. L'Aquila vola più in alto degli aquilotti

 ROSALIO - 1 Dic 2024

Palermo – Spezia, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto

La cronaca. Le Aquile e gli Aquilotti. Lo scudetto dello Spezia. Le ragioni di Brunori. Il segno sulla mano.

Francesco Palazzo

https://www.rosalio.it/2024/12/01/palermo-spezia-dal-barbera-e-dintorni-e-quasi-tutto/


Due Aquile si confrontano al Barbera in questo primo giorno di dicembre dopo la fine, non sappiamo se temporanea, della lunga estate palermitana. Che ci porta in dono la scarsità d’acqua. Tutte e due le squadre hanno l’Aquila come simbolo, nel caso di Palermo è pure il simbolo della città. Palazzo delle Aquile, al cui interno, va detto, non sempre si è volato alto e nell’interesse della città. Gli aquilotti ospiti al momento volano più in alto delle Aquile padroni di casa. Si fa per dire, ovviamente, visti i pochi punti racimolati al Barbera dai rosanero in un campo che sembra più esterno che interno.

L’imbattuto Spezia è invece un esempio di un campionato di vertice di una squadra che ha totalizzato sinora in casa il doppio dei punti fatti fuori. Dove pure ha un buon ruolino di marcia, con 10 punti e 2 vittorie in 7 partite. Ma in casa registra 20 punti e 5 vittorie in 7 partite, con un solo pareggio. Tutto ciò, prima della partita al Barbera, posiziona con 30 punti in seconda posizione lo Spezia, che quindi al momento verrebbe promosso direttamente. Il Palermo, prima dell’inizio di questa partita, è fuori dalla zona play off con 18 punti al nono posto. Ha più vicina la zona play out che il vertice. I rosa soli 6 punti in 6 partite in casa, un punto a partita. Fuori 12 punti, più dello Spezia ma in 8 partite.

I gol fatti e subiti dicono molto di più delle performance delle due squadre. 22 gol fatti dallo Spezia contro i 14 del Palermo, 8 reti subite dalla compagine ligure, 12 dalla squadra siciliana. Lo Spezia è la squadra che sinora ha preso meno gol di tutte le squadre del campionato di B. Anche i rosa hanno subito poco, sono infatti nella fascia alta in questa speciale classifica. Per i gol fatti il Palermo è in coda. Con 10 squadre che hanno fatto meglio, e 4 che hanno realizzato 14 reti come i rosa. Vedremo a fine partita come si trasformeranno questi dati di gol, fatti e subiti, e classifica.

La quindicesima giornata del campionato cadetto inaugura il mese delle feste di fine d’anno, che ci farà conoscere il campione d’inverno del campionato. Allo stadio si va con abbigliamento decisamente invernale da questa giornata. Se piove, quando piove, il fatto di essere al riparo della grande tettoia della tribuna, non sempre significa non prendere pioggia. Chissà se con gli ultimi lavori si è risolto il problema.

Nello Spezia diversi giocatori sono stati “palermitani”. A cominciare dall’attaccante Soleri. Nata nel 1906, la squadra ligure ha quasi la stessa età del Palermo. Come la società di Viale del Fante, anche gli aquilotti sono stati rifondati, nel 2008. Lo Spezia ha uno scudetto cucito sulla maglia, può infatti vantare un titolo nazionale, grazie alla vittoria del campionato di guerra 1944 di un club a esso affiliato. La sua storia si è svolta tra la seconda e la terza serie, approdando in serie A soltanto nel 2020.

Nel 2008 con lo Spezia in cattive acque finanziarie, la città scende in campo con un’iniziativa popolare per tentare di salvare la società. Viene costituito un sodalizio che raccoglie contributi economici da tifosi, sportivi e sponsorizzazioni da realtà economiche della Provincia. Questa neonata società rileva il 70% delle quote societarie e diventa azionista di maggioranza, realizzando così in Italia il primo caso di società di calcio gestita dagli stessi tifosi.

Da settimane tra i rosanero c’è il dilemma legato all’ex capitano e bomber del Palermo, Matteo Brunori. Che ha avuto con i tifosi un contrasto dopo che ha detto la seguente frase. «Sicuramente giocare a Palermo non è semplice: hai delle pressioni che ti responsabilizzano, ma a volte la piazza in un attimo ti può distruggere». Come se un calciatore non potesse esprimere la propria opinione. Peraltro nel caso specifico assolutamente condivisibile e vera riferita alla piazza calcistica palermitana. Che ragiona più con la pancia che con la testa. Il bomber, che ha segnato 63 gol nell’anno della promozione in B e negli altri due anni, è ormai la terza scelta. La guida tecnica afferma che si fanno giocare quelli più in forma, cioè i calciatori che negli allenamenti si impegnano di più. Resta il fatto che in classifica non vanno gli allenamenti e che le soluzioni in attacco alternative sinora sperimentate non vanno bene. Sia in termini di gioco che di gol.

Oltre una recente rifondazione e l’Aquila come simbolo, il Palermo e lo Spezia hanno un’altra cosa in comune. Le proprietà sono straniere. Quella dello Spezia è statunitense, la proprietà del Palermo, il City Football Group, è un’azienda multinazionale britannica attiva nel campo dell’intrattenimento sportivo, posseduta in larga maggioranza da una società degli Emirati Arabi. Il Palermo ha un suo centro sportivo, il club ligure è in affitto. Gli investimenti sulla società palermitana sono stati maggiori rispetto a quanto avvenuto nello Spezia. Sette allenatori sinora lo Spezia, tre il Palermo nelle gestioni straniere.

C’è il grande ex giocatore in tribuna autorità. Applausi e ovazioni. Questa città guarda spesso o sempre indietro. Si conferma Brunori in panca ed Henry al centro dell’attacco. Unica missione in questa partita è fare gol e vincere. Noi vogliamo questa vittoria gridano dalla nord. Sempre gli stessi slogan. Che noia. I rosa attaccano verso la sud al fischio d’inizio. Pochi spettatori. Al quinto minuto quasi gol per i rosa, il portiere alza sopra la traversa. Dopo pochi attimi un’altra prodezza nel mandare la palla in angolo. Al 10mo tiro da sinistra sull’esterno della rete degli aquilotti spezzini. Al 13mo ammonito il centravanti del Palermo per un fallo che sembra evidente nei confronti del difensore. I primi 15 vanno al Palermo. Lo Spezia al momento non sembra una squadra seconda in classifica. Scaramucce continue tra il centravanti rosa e il difensore come strascico dell’episodio di prima.

Al 17mo il Palermo si mangia un gol, subito dopo un palo. Poi un tiro sopra traversa. I Rosa pressano alla grande. Partita nervosa. Al 21mo è lo Spezia ad andare vicino alla rete. Al 28mo un tiro debole dei rosa va sulle braccia del portiere. Più deciso subito dopo lo Spezia, c’è un contatto in area rosa. Il Var dice che non è successo nulla. I secondi quindici minuti del primo tempo vedono lo Spezia più pericoloso. Nella panchina i tecnici del Palermo parlottano.

Al 31mo il Palermo va di nuovo vicino al gol. Lo Spezia si salva in angolo. I rosa ancora verso la porta avversaria, respinge casualmente un difensore una palla diretta in rete. Al 35 di testa il meritatissimo vantaggio del Palermo con il difensore Baniya. Il Palermo non si tira indietro e pressa ancora. Al 40mo Henry pericoloso da fuori area ma non centra la porta. Fine primo tempo. Palermo meritatamente in vantaggio, prima frazione giocata bene in tutti i reparti. Con una grande, almeno in classifica perché nel primo tempo lo Spezia si è visto poco, i rosa sembrano esaltarsi. Anche se si segna l’unica rete con un difensore.

All’inizio del secondo tempo cambio tra gli attaccanti rosa Henry, che esce, e Le Douaron. Lo Spezia parte a testa bassa. Il tecnico rosa si dispera e incita la squadra a venire avanti senza farsi schiacciare. Al 50mo quasi rissa nel controcampo dello Spezia con un ex del Palermo coinvolto. Raggiunto dagli spalti da improperi che incivili è dire poco. Dalla nord il solito intelligente slogan catanese vaffanculo. Lo Spezia attacca, colpo di testa sopra la traversa dei rosa al 55mo. Al 58mo quasi gol per l’ex Soleri. Al 60mo altre due sostituzioni per il Palermo. Vasic e Lund, escono Verre e Di Francesco. Ci si vuole coprire meglio evidentemente. Nel primo quarto d’ora del secondo tempo meglio di poco lo Spezia.

Al 64mo i rosa si masticano un gol, ma subito dopo c’è il raddoppio con un’autorete. Al 66mo super parata del portiere del Palermo. Applausi a Soleri che esce. Entra nel Palermo Di Mariano al posto di Insigne. Che ha ben giocato. Come tutti quelli del Palermo oggi del resto. Nei secondi quindici minuti del secondo tempo i rosa mettono in frigo il risultato con il secondo gol e controllano la partita.

Al 76mo possibile rigore per lo Spezia rimandato dal Var all’arbitro. Rapido controllo in video e rigore non dato. The end dopo altre due sostituzioni nei rosa e un quasi 3 a 0. Il Palermo rientra nei play off, lo Spezia perde il secondo posto ed esce molto ridimensionato dal Barbera. Vediamo se questa partita è la svolta per il Palermo verso una stagione meno altalenante. Oppure è soltanto un bel pomeriggio d’inverno. Va sempre sottolineato che davanti si continua a non segnare. Si torna a Palermo il 15 dicembre con il Catanzaro. In mezzo il 7 la trasferta a Carrara. Due squadre sotto il Palermo.

Nella foto a corredo di questa quasi cronaca vedete la mia mano con i colori rosanero che riproducono l’aquila stilizzata. Non mi piacciono i segni sul corpo. Questa è la prima volta che accetto. Se può servire per future vittorie dentro casa, a disposizione.