lunedì 26 marzo 2012

Quelli che volevano essere Orlando e non ci sono mai riusciti.

lunedì 26 marzo 2012


Francesco Palazzo

Si è aperta la caccia all’uomo. Il sangue della contesa elettorale è già tutto in pancia e vuole la sua vittima. Sciami di cavallette impazzite rincorrono l’egoarca che si ricandida. E come si permette? Noi abbiamo il nostro nuovo messia a cui attribuire riti e sacrifici. Ci siamo costruiti il nostro bell’altare dell’esaltazione e del tifo organizzato. Abbiamo cambiato idea, in molti casi, dalla sera alla mattina, oppure da un momento all’altro. E’ bastata una schiacciata di occhio del nostro leader, una telefonata ordine da Roma, un’intervista imbarazzante di qualche capoccia che ha fatto indietro tutta, per mutare opinione. Due tra i ferrandelliani e borselliani più sfegatati se ne sono dette di tutti i colori su facebook. A un certo punto le loro aree convergono, i sentimenti cambiano colore e direzione e uno dei due fa: “Ma non eravamo amici, noi”? Ora tutte le energie sono canalizzate verso colui che si sta macchiando del peccato originale. E qui siamo alla truppa, ai piccoli partiti, ai movimenti. Che bevono dove trovano l’acqua. Ma è nel Partito Democratico che occorre guardare per capire qualcosa. I leader del PD dicono che questa di Orlando è una candidatura che aiuta il centrodestra. Eppure è una pratica che conoscono molto bene per averla praticata recentemente. Cosa è stata la candidatura alla presidenza della regione nel 2008 se non una grossa mano agli avversari? Un cappotto dalle dimensioni colossali. Da dove sono usciti sorridenti e beati. I leader del PD, inoltre, affermano che occorre rispettare il risultato delle primarie. Peccato che loro il risultato delle primarie del 2009, quelle con le quali elessero il segretario regionale, lo hanno ribaltato tranquillamente e ripetutamente. I leader del PD, infine, sostengono che occorre rispettare la volontà degli elettori. Gli daremmo pure ragione se non avessero utilizzato i voti dati alla Finocchiaro per entrare nella maggioranza e nel governo regionale. No, visti i loro precedenti, non possono essere questi i motivi che li spingono a criticare il sindaco di una primavera che probabilmente non sboccerà più. Il loro vero problema è che avrebbero voluto da sempre imitarlo e non ci sono mai riusciti. L’hanno fatto sempre per paura. Anche se la motivazione ufficiale è che lui è ingombrante sino all’inverosimile. Invece sono loro a essere evanescenti. Come quella lista, non so se ricordate, correva l’anno 1990, che si chiamò Insieme per Palermo e fu un flop. Lo avevano sostenuto durante i governi della primavera, in realtà era stato lui ad averli sdoganati. Si chiamavano ancora PCI. Quella lista era pronta per ospitarlo come primo nome e traino. Ma lui se ne andò con la Dc e mise le basi per le due sindacature degli anni novanta. C’erano rimasti male. Durante le due legislature non mancarono le critiche. Orlando di qua, Orlando di là. Ma alla resa dei conti, nel 2001, quando si trattò di proseguire un cammino, non erano più PDS ed erano diventati DS, non ce la fecero a farsi avanti per la poltrona di primo cittadino. Si scantarono. Come sempre. Ed attribuirono al prode Luca questa loro incapacità. Nemmeno dopo i primi cinque anni cammarateschi riuscirono a fare un passo in avanti. La candidata alle primarie da contrapporre all’amico più odiato la andarono a pescare fuori dal partito. Persero loro e dopo perse anche lui. Ora ci risiamo. I maggiorenti del PD, evidentemente poco convinti di quanto stanno facendo alla regione, si sono messi nuovamente dietro il pietrone e mandano avanti un altro. Schema classico. Ora, il punto, al netto di tutte le discussioni e polemiche, è che questa città ha bisogno in prima linea dei veri detentori dell’azione politica per avere qualche speranza di risollevarsi. Che abbiano il coraggio di metterci la faccia e rischiare. Il professore amante della Germania, con tutte le contraddizioni che il personaggio ha sempre presentato e presenta, l’ha capito. Gli ormai cinquantenni del PD preferiscono, ancora una volta, stare alla finestra e vedere come va a finire nell’arena. Amano rimanere nelle pieghe della cronaca invece di prendere coraggiosamente in mano il bandolo della storia. Forse il 6 e 7 maggio segnerà il tramonto dell’Orlando contro tutti e contro tutto. Ma almeno rimarrà memoria di qualcosa. Chi non ci prova mai, perché si scanta, è condannato all’oblio dei contabili di qualche decina di voti in più o in meno di una domenica di marzo. Il limbo dei ragionieri della politica. Che oltre l’ostacolo non sanno mettere mai il cuore. Ma solo la pancia e la testa.


Commenti da LiveSicilia

scritto da compagno


26 mar 2012 08:50 am trovo questa analisi perfetta.parliamo del pd che appoggia lombardo al governo regionale quel lombardo che se ferrandelli arrivasse al ballottaggio lo convergerebbe verso lui per ricompatterel’attuale maggioranza all’ars. questo è il pd in sicilia.ma non solo in sicilia, non si capisce un cavolo a livello nazionale proprio nel pd,ci potrebbe essere una spaccatura interna per la riforma dell’articolo 18 a livello nazionale quindi di quale partito parliamo.



scritto da convenevole

26 mar 2012 09:07 am Analisi superficiale e faziosa! Se dovessimo raccontare le incoerenze e contraddizioni di Orlando, servirebbero 15 articoli. Ma la situazione è molto più semplice. Orlando sta solo conducendo una vendetta contro un 30enne che l’ha battuto. Sappiamo benissimo che le grida all’inquinamento evai brogli sono solo un pretesto. I garanti hanno convalidato la vittoria di Ferrandelli e il loro presidente, proprio sul vostro giornale, ha dichiarato che la volontà dei cittadini andrebbe rispettata…ed è un grande costituzionalista ac dirlo. Ma prendiamo atto che ciò ha poco valore per l’autore dell’articolo! Le mosse di Orlando erano prevedibilissime, o vinceva lui o il voto non era valido. La sua candidatura e spinta solo da senso di rivalsa su chi l’ha battuta. Una specie di rivincita sulla pelle dei palermitani. Dubito che gli interessi tanto la città!



scritto da Mario Fagiolo

26 mar 2012 09:09 am Grande Palazzo



scritto da compagno

26 mar 2012 09:09 am io non capisco ancora come noi base riusciamo a buttarci la famosa zappa sui piedi.la gente parla che lombardo ha rovinato la sicilia insieme anche al pd e qui a palermo la gente ancora appoggia sto partito.anche ferrandelli che parla di polo civico, che ha sempre fatto la lotta a chi sta distruggendo la regione oggi ci siede insieme. fa le conferenze stampa solo con i politici e non più con i cittadini.ma di civico non c’è più niente?io ho votato per lui alle primarie sperando che dopo se avesse vinto avrebbe allontanato questi personaggi ambigui, invece guardando i nomi che si sanno delle sue liste si capisce che la lista più forte è quella del pd,che in futuro o vittoria o sconfitta queste persone saranno sedute con lui in consiglio comunale.mentre chi si è speso veramente si trova in liste satellite che difficilmente visto gli 11 candidati , visto le 4 liste di Ferrandelli raggiungeranno il quorum. anche questa cosa di fare 4 liste mi fa capire che a ferrandelli non interessa dei suoi candidati ma di prendere più consensi possibili. allora io dico perchè voterò orlando.io voterò orlando perchè, oggi orlando non avrebbe nessun interessi per candidarsi visto il ruolo che ricopre sia a nel partito che in parlarmento, e che non avrebbe nessun problema ad essere riconfermato a roma candidandosi in qualsiasi regione del sud italia. poi non venitemi a dire che , si è candidato per ripicca a ferrandelli, lui si è candidato dopo un vero fallimento delle primarie e di conseguenza del centrosinistra.si è candidato vedendo anche i nomi dei candidati tutte brave persone, ma politicamente e amministrativamente parlando senza esperienza, non che siano incapaci, ma bisogna sottolineare che oggi la citta vive un momento catastrofico in tutti i settori, quindi non possiamo dare in mano la città a persone che ipoteticamente possano fare bene. oggi palermo ha bisogno di certezze, queste certezze oggi le da solo un candidato leoluca orlando.sottolineo che non c’è lo con nessuno degli altri candidati.che secondo me fra 5 anni possono essere i migliori candidati a sindaco di palermo , dopo aver fatto la gavetta.invito tutti a riflettere, la bacchetta magica non c’è la ha nessuno, ma l’esperienza oggi potrebbe fare la differenza.



scritto da IN EFFETTI

26 mar 2012 09:38 am Quello che non capirò mai è che qualunque cosa faccia il PD va criticata , invece i partiti padroni come IDV e i partiti con le loro contraddizzioni interne o i partiti che per mancanza di linea politica adeguata ai tempi si sono autoridotti a percentuali veramnte basse, questi qui non si toccano mai. Il PD ha tantissime contraddizzioni come purtroppo c’è li hanno tutti i grandi partiti , forse lui ne ha qualcuno in più , lo ammetto. Però una cosa dobbiamo riconoscerla , è l’unico partito che davanti al suo simbolo non c’è scritto nessun nome di segretario o leader, qualcuno obbietterà, ma perchè non ne hanno nessuno…….io dico semplicemene , perchè vuole essere un partito democratico di tutti….non ci riesce ancora, siamo d’accordo , non so se ci riuscirà mai ad esserlo, però non va dietro ad un nome ma dietro a degli uomini e alle loro idee . Queste potranno essere giuste o sbagliate , ma è una garanzia per tutto il paese. Dobbiamo andare oltre al PD ? Forse si forse no, la storia ci dirà cosa succedà. Un’altra cosa la volevo dire riguardo all’esito delle primarie interne quelle che servono ad eleggere il segretario reggionale, io non penso che un partito debba ricorrere alle primarie per eleggere questa carica, per questo bastano i congressi , soprattutto se vengono fatti bene e sono veritieri, proprio il caso Lupo ha dimostrato il limite di questa formula. Il PD mi sembra un cantiere sempre al lavoro, mi sembra più che un partito che si “scanta”, perchè se fosse tale non farebbe parlare di se e delle sue scelte a volte anche clamorase, ma di un partito che è portato ad auto limitarsi pur di avere a fianco degli alleati, in fin dei conti una critica che gli viene posta in questi giorni è stata di mettere troppi candidati interni alle primarie facendo vincere magari, l’unico candidato esterno. Un’altra contestazione è quella di fare le primarie di coalizione e non di partito, e per quale motivo si fa l’uno e non l’altro PER SCANTO ? o per favorire l’unità, infatti quando vince un candidato diverso dal PD, il PD lo accetta senza parlare, quando avviene il contrario alcuni non riconoscono il risultato (sic). è facile sparare sul bersaglio grande perchè in um modo o nell’altro qualcosa riesci a prendere, ma pensiamo pure alle contraddizzioni dei partiti + piccoli, che io accetto come stimolo costruttivo per migliorarsi. P.S. : NOTARE che termino con una volontà unitaria e costruttiva , forse il PD mi ha contagiato ?



scritto da compagno

26 mar 2012 09:52 am @in effetti. purtroppo il pd in sicilia ha sbagliato le scelte appoggiando lombardo alla regione. poteva mandare a casa questo governo regionale e vincere le elezioni invece di prestare il fianco al governatore.a livello nazion ale dovrebbe essere il partito di riferimento del centro sinistra ma non lo è mai. lo ha dimostrato con le scelte fatte con la candidatura di veltroni all’epoca.meglio dare in mano il partito a berlusconi che fare alleanze con la sinistra. insomma non ne azzecca mai una.spero però che non sbaglierà con l’art 18 se no è la fine di questo partito.e le conseguenze si avranno anche qui a palermo per il voto del 6 e 7 maggio.



scritto da Nunteregghepiù

26 mar 2012 09:54 am Ottimo Palazzo



scritto da convenevole

26 mar 2012 09:55 am La differenza è che il PD è un partito vero dove si discute collegialmente e con una pluralità di voci e proposte, spesso contrastanti come su succede in democrazia. L’idv e i minori sono partiti fantasma, dove un padrone ordina e chi dissente viene buttato fuori.. Cosi la coerenza è facile. Ma si capisce anche perché tre quarti del gruppo idv di Palermo (per altro tutti giovani) hanno seguito Ferrandelli abbandonando il padre padrone Orlando!



scritto da carmelo

26 mar 2012 09:58 am Grande Francesco Palazzo, la tua analisi è più efficiente di una risonanza magnetica, cogli nel segno quando parli della dirigenza del PD e la paragoni alla statura e alla determinazione di un animale politico quale è Leoluca Orlando.

Permettimi di riprendere la conclusione del tuo articolo:

“Forse il 6 e 7 maggio segnerà il tramonto dell’Orlando contro tutti e contro tutto. Ma almeno rimarrà memoria di qualcosa. Chi non ci prova mai, perché si scanta, è condannato all’oblio dei contabili di qualche decina di voti in più o in meno di una domenica di marzo. Il limbo dei ragionieri della politica. Che oltre l’ostacolo non sanno mettere mai il cuore. Ma solo la pancia e la testa”.



scritto da bla bla bla

26 mar 2012 10:05 am al gentile Palazzo,

per amore d’onestà, vorrei ricordare sommessamente che Orlando, uomo che perse 2 volte, per ben 2 volte scappò dall’isola per andare a Roma, anzicché restare a formare una opposizione seria.

Viva la coerenza di chi ama Palermo.



scritto da sergio ruffino

26 mar 2012 10:07 am che menate disperate per difendere l’ultimo atto disperato di Orlando, ma ormai anche questa è stroria.



scritto da Francesco Menallo

26 mar 2012 10:09 am Ma avete dato un’occhiata allo zoccolo duro di Ferrandelli, anche prima che si rendesse pubblico l’appoggio di cracomia e lombardo? Si? Allora vi sarete certamente accorti che c’è gente che della regione non puo’ fare a meno…….



scritto da max

26 mar 2012 10:12 am Ottimo articolo,complimenti al giornalista che l’ha scritto.



scritto da IN EFFETTI

26 mar 2012 10:18 am @ compagno. Ti invito a fare qualche passo indietro e ritornare a qualche anno fa. Si sono appena svolte le elezioni reggionali, il centrodestra ha vinto e Lombardo Governa, Il PD è l’unica forza di centrosinistra presente all’assemblea reggionale. Da suito si capisce che i programmi del governo ereditati da cuffaro sono dannosi per la Sicilia, ma non solo nascondo interessi paurosi a favore di chi sappiamo noi. Inoltre per la crisi incombente si chiedono tagli e maggiore efficienza ai governi locali, la reggione siciliana con questa maggioranza non vuole rinunciare ai primi e non vuole mettere ordine nei secondi. Il Pd ha un compito fare opposizione e incuniarsi tra le forze del centrodestra per far scoppiare le sue contraddizzioni e far cadere il governo. Per far ciò alcuni del centrodestra si dichiarano disponibili ma a condizione che non si vada al voto (poltrone). Il PD può o rinunciare alla possibilità di far cadere il governo di destra, o la possibilità di sperare d’andare alle elezioni , o accettare la rottura del centrodestra e dare un appoggio al governo reggionale fatto da molti tecnici e con un progetto di bloccare i piani di cuffaro e di migliorare la spesa. Se sceglie il secondo caso e si va alle elezioni è molto probabile , al contrario di quello che dici tu, che il centrodestra si ricompatta che vincano nuovamente, in fin dei conti è passato poco tempo dalle ultime elezioni è il quadro politico non sembra molto mutato, ovvero la sicilia è di tendenza conservatrice nella sua grande maggioranza. Quindi rivincerebbero senza questa volta avere altre discrepanze e allora il progetto di rompere quest’asse fallirebbe. Se invece applica il terzo caso, si rompe l’alleanza a destra , si creano le condizioni che ciò accada anche a livello nazionale (FINI), si tolgono alcuni progetti di cuffaro (termovalorizzatori) , si riforma la sanità ecc..ecc.. a questo punto molti si domandano che fare ? e qui entriamo nel capitolo più attuale , ovvero unire il centrosinistra con il terzo polo o chi ci sta di loro per mettere all’opposizione la destra ? o lasciare il terzo polo in balia della destra e schierarsi con solo il centrosinistra ? Per rispondere a questa domanda senza retaggi culturali bisognerebbe avere altre info, ovvero con quale legge elettorale si va a votare ? poi è giusto dividee il campo nazionale da quello locale ? inoltre ma confondere l’elezioni cittadine con la politica reggionale è corretto o si fa solo il gioco al massacro ? Come vedi io cerco di rispondeti in maniera politica senza cioè mettere veleni e gettare fango, tutti stiamo cercando in buona fede di dare una maggiore speranza a questa terra , si può anche sbagliare ma il tempo è galantuomo . ciao.



scritto da compagno

26 mar 2012 10:30 am @francesco menallo,sono ‘d’accordo con te, oltre che voglio vedre cosa farà sel l’anno prossimo alle regionali dopo aver fatto questa scelta oggi, dovrà sostenere pd mpa perchè questa sarà la coalizioni, oltre che potrebbe non pèrendere nemmeno un consigliere visto le 4 liste di ferrandelli,dimenticavo car vizzini ha una lista con ferradelli, mi sembra che si chiami riformisti con ferrandelli.ma vizzini non era quello che criticava ferrandelli che appoggiava la borsellino.ma io non ci capisco pi niente, adesso questa persona è buona prima no. ma veramente qui si prende in giro i cittadini. liste satelliti per prendere i voti e non raggiungere il quorum visto gli 11 candidati.ma quanta gente rimarrà delusa penso tantissima.



scritto da compagno

26 mar 2012 10:46 am @in effetti, ma la tua analisi politica la capisco, ma i governi tecnici sono sempre nati come traghetti per arrivare alle elezioni non per amministrare.visto le conseguenze che poi creano.senza dubbio si sono evitate tante catastrofi me ne sono state fatte altre. oggi ricade la colpa al pd delle miriadi di consulenze, dei fondi europei gestiti male o mai sfruttati, che potevano dare anche una boccata d’aria fresca ai comuni.ma il fatto che il pd ha continuato allo stesso modo dei partiti di destra.permettendo a questo governatore di fare il bello ed il cattivo tempo.ma all’inizio poteva essere come diceva lei in effetti però non capisco perchè ancora oggi il pd appoggi lombardo.questo 6 e 7 maggio poteva essere il momentto giusto per prendersi il governo regionale ed ottenere unità del centro sinistra e non si avrebbero avuto problem i nemmeno qui a palermo, sarebbe stato una vittoria totale del centrosinistra. ma no questo non si può fare perchè il pd non ha finito il suo operato a livello regionale deve continuare a far fare danni a lombardo. che alla fine lui già a palermo ha vinto.la sua maggioranza all’ars è salva ha un’altro hanno per fare quello che vuole.ferrandelli che secondo me è all’insaputa di tutto, il suo compito lo ha finito adesso non importa chi vince . tanto lombardo non penso sia il prossimo candidato a presidente dell’ars,quello che voleva lo ha ottenuto. cmq la situazione politica hai ragione @in effetti è veramente complicata. qui a palermo potrebbe vincere il centrodestra e l’anno prossimo alla regione potrebbe succedere la stessa cosa. insomma cmq vada non è una vittoria per i cittadini



scritto da LUIGI

26 mar 2012 11:01 am La verità sta da entrambe le parti, ma, qualsiasi sia il motivo che ha spinto Orlando a candidarsi, mi sembra assurdo che non si rilevi quanto detto da Palazzo e cioè che il Partito Democratico, partito riformista italiano maggiormente rappresentativo, sostenga il Governo Lombardo: questo è il segnale di quanta poca importanza venga data alla Sicilia. I dirigenti nazionali del PD fanno un parallelismo assurdo, ovvero proiettare un’eventuale intesa nazionale col Terzo Polo alla situazione politica siciliana. Il Terzo Polo siciliano non è il Terzo Polo di Roma, lo chiarisce anche la doppia candidatura di Aricò (Mpa e Fli) e Costa (Udc)! Che il Pd sostenga Lombardo è il segno del fallimento della politica riformista siciliana del partito democratico! Detto ciò, posta quindi la gravità di un atteggiamento così superficiale e disinteressato del Partito Democratico dalle vicende della Sicilia, non vedo perchè crocifiggere Orlando: sarà quel che sarà, lo conosciamo, ma è l’unico che, col suo partito, si sta contrapponendo realmente all’incicucio lombardiano e poi, cari palermitani, è stato il solo in grado di dare un po’ di luce a questa città, è così! Certo, se poi volete far fare a Costa o a Ferrandelli….ma per cortesia, QUALI GIOVANI!!!!!



scritto da attenzione

26 mar 2012 11:04 am vizzini con ferrandelli uno degli artisti che lo appoggiavano vedi ernesto maria ponte con fli.



scritto da lilli

26 mar 2012 11:14 am condivido in pieno l’articolo



scritto da Monica

26 mar 2012 11:24 am Ma scusate una considerazione piccina,piccina. Ferrandelli non è andato a casa di nessuno per chiedere appoggio. Lo ha detto in maniera chiara: Sono andati a chiamarlo a casa sua per proporgli l’appoggio. Non facciamo i falsi moralisti o i puritani della politica: le elezioni si vincono con i voti. VOGLIAMO STRAPPARE QUESTA CITTA’ ALL’EGEMONIA DI DESTRA? OPPURE VOGLIAMO DISCUTERE, CRITICARE, LITIGARE, IL MIO E’ IL MEGLIO, IL TUO E’ PEGGIO E COSI’ VIA, MENTRE GLI ALTRI GOVERNANO E CI CONDIZIONANO LA VITA? SIAMO NOI GLI ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO.



scritto da attenzione

26 mar 2012 11:46 am @monica, mi scusi ma in politica si dice anche no si fanno delle scelte,quindi se ferrandelli ha accettato l’appoggio di questi personaggi politici e anche giusto che orlando si candidi e dia la possibilità di chi non apprezza questi politici passa votare a sinistra, senza criticarlo visto che lui personalmente non ha firmato nessun documento.



scritto da attenzione

26 mar 2012 11:55 am in politica le alleanze si fanno in due, gli accordi politici poi alla lunga si pagano,e poi noi di sinistra non siamo abituati ad allearci con tutti per vincere per forza.abbiamo anche una morale e un orgoglio e preferiamo perdere con onore ed onorare i voti facendo opposizione come ha fatto per 5 anni ferrandelli. oggi non sembra più lui, mi alleo con il diavolo l’importante che vinco. il problema signora Monica è il dopo, non vincere.il problema è amministrare, il problema alla fine non è nemmeno chi fa il sindaco, ma la squadra che c’è dietro.qui si sentte di parlare sempre di ferrandelli e dei suoi alleati politici che nessuno di loro oltre tutto è candidato,quindi senza metterci la faccia. ma chi sono i candidati al consiglio comunale chi sono i candidati nelle liste, chi è la probabile giunta non si sa sta lavorando da più di un anno ferrandelli, ma noi conosciamo solo lui. quindi voteremo solo il sindaco.



scritto da Riccardo

26 mar 2012 12:01 pm Un bel pezzo di giornalismo: coraggioso e libero. Complimenti!



scritto da Monica

26 mar 2012 12:23 pm La libera scelta è l’unica cosa che probabilmente ci rimane e per questo il rispetto verso questa deve essere sacra. La condivisione può essere invece opinabile. Sono daccordo con il fatto di dire no e quindi esercitare la propria convinzione anche a costo di perdere, ma il perdere significa, per noi di sinistra, continuare a sopportare una continuità politica di stile cammaratiano. La discesa in campo di Leoluca Orlando rappresenterà una frammentazione dei voti a sinistra, anche perchè Leoluca Orlando non toglierà certamente voti a Costa o ad Aricò. Quindi i voti saranno tolti a Ferrandelli. Il fatto di dissentire e non guardare un aspetto più grande, non lo condivido. A me poco importa chi possa governare, ma che a governare non sia sicuramente qualcuno della maggioranza precedente. Sono loro, non solo Cammarata, i responsabili dello sfacelo. Quindi i consensi tolti a Ferrandelli non agevoleranno ne Ferrandelli, ne Orlando che non avrà mai quelli di Ferrandelli. Un vecchio proverbio dice: tra i due litiganti il terzo gode. Il sornione di Aricò si sfrega le mani in quanto vede molto più vicino un suo ballottaggio insieme a Costa. Questo è il bello del popolo di sinistra fare filosofia fino all’estremo. Saremo costretti a scegliere tra due candidati di destra. L’unica soluzione? Cambiare città.



scritto da gianluigi

26 mar 2012 12:59 pm Più grandi gli articoli, più piccola la politica.



scritto da attenzione

26 mar 2012 13:06 pm @manica allora signora facciamo l’allenza con il diavolo pur di vincere, a costo di amministrare peggio di cammarata,cioè non mi importa della squadra non ci credo se questo è il pensiero, io sono inorridito. poi orlando non togli solo voti a ferrandelli li toglie a tutti.uno dei rischi che al ballottaggio ci sia proprio chi terrorizza tutti orlando. poi vorrei capire ma se non si vuole la maggiaranza di cammanrata io non vorrei nemmeno la minoranza, mi scusi. si dice che un ottima minoranza garantisce un buon lavoro della maggioranza.questo è un proverbio politico.



scritto da attenzione

26 mar 2012 13:15 pm cmq analizzando i programmi rimango ancora più stupito si legge di tanti bellissimi progetti. ma dove sono i fondi per realizzarli. si parla di soluzioni per le aziende non realizzabili. visto che si devono fare immediatamente. e i tempi tecnici non ci sono visto che dall’anno prossimo i debiti andranno a fare parte dei debiti comunali.insomma qui si fa la lotta tra tutti ma di concreto niente.



scritto da Convenevole

26 mar 2012 13:23 pm scusate, scusate…

Forse dimenticate che Orlando sosteneva la Borsellino alle primarie, e di certo non sdegnava l’appoggio del segretario provinciale (Di Girolamo), regionale (Lupo) e nazionale (Bersani) del PD che sostengono fermamente le larghe intese estese al terzo Polo. A chi commenta la politica senza bazzicare nella politica, ricordo la dichiarazione di Lupo in una recente e infuocata direzione provinciale del PD: “L’ALLEANZA CON LOMBARDO ALLA REGIONE NON E’ MINIMAMENTE MESSA IN DISCUSSIONE DALLA CANDIDATURA DELLA BORSELLINO A PALERMO”!! non mi sembra che Orlando abbia gridato all’inciucio del peggior centrismo del pd siciliano!!!! FINIAMOLA. Sono tutte accuse vuote e pretestuose. Orlando ha governato per anni la città a braccetto con la DC e non mi sembra di certo l’esempio della sinistra più pura e intransigente. La politica si sa è l’arte del compromesso. E Orlando è stato senza dubbio un grande artista dei compromessi, che gli hanno consentito di governare, e anche bene, Palermo. Non venitemi a dire che la sua candidatura è in alternativa all’inciucio centrista…per favore!!! La sua è solo una VENDETTA, contro un 30enne coraggioso che lo ha sfidato e battuto… Di Palermo a Orlando non gliene frega niente, tanto meno della sinistra (e non so quanto dell’antimafia viste le sue affermazioni su Falcone). E poi non mi parlate di coerenza… la sua stessa candidatura è una contraddizione totale: vi ricorda nulla l’aramaico? Ma per favore!



scritto da attenzione

26 mar 2012 13:44 pm no guarda se rispondi a me non @convenevole se lei risponde me allora, smentisce il suo candidato visto che criticava fortemente durante le primarie il sig vizzini ed oggi che fa accetta di inserire una intera sua lista a suo sostegno. io non parlo del pd di cracolumia e company ma di questo.visto che quelli c’erano sempre stati con lui. prima questo era personaggio vicino a cammarata.quindi anche alla signora @monica vorrei dire non ne parliamo.ricordatevi che poi se si fanno accordi poi chi li ha fatti passa alla cassa dei vincitori. ecco perchè è importante la squadra. ma orlando domanda è stato veramnete così un cattivo sindaco? penso che è riuscito a portare economia occupazione e a far stare meglio questa citta visto anche i tempi di buono stato dell’intera italia. oggi grazie al berlusconismo e la cattiva gestione di una regione come la sicilia visto lo statuto speciale da psrte delle giunte che ci sono state. la situazione è questa. la colpa è di orlando?vorrei che rispondesse il sig@convenevole



scritto da Convenevole

26 mar 2012 14:10 pm Orlando è stato un grande sindaco, ha comunque creato alcuni mali che oggi sembrano irrimediabili. Io ne riconosco le qualità, ma oggi ne constato con costernazione i suoi errori! Mi limito a fare solo le seguenti osservazioni: le primarie sono state vinte da un candidato (confermato dai Garanti, il cui presidente è un noto professore costituzionalista, e le indagini dello zen sono sulla regolarità o meno del ritiro di alcune tessere elettorali, non sulla presenza di schede finte o minacce di morte agli elettori, bisogna distinguere le tessere dalle schede, ma immagino che lei conosca la differenza, come ben sa che se ci sono errori sul ritiro delle tessere la responsabilità è degli addetti del comune che non si sono accertati sulla validità della delega); Orlando avrebbe dovuto riconoscere il verdetto e non fomentare dubbi, sospetti e accuse, avvelenando il clima e dividendo il centrosinistra; Orlando ha fatto una conferenza stampa in cui, per annunciare la sua candidatura, ha solo attaccato il PD e Ferrandelli, dimenticando che è la destra ad aver distrutto Palermo; Orlando si candida per la 4° volta in un totale di 5 elezioni a sindaco da quando esiste l’elezione diretta del sindaco a Palermo; Ferrandelli è una sua creatura di cui Orlando dovrebbe essere fiero e che avrebbe dovuto presentare come il candidato che garantiva continuità col suo lavoro ma adattamento alla modernità dei tempi e come segnale di cambiamento, freschezza e novità; Orlando rappresenta un passato positivo per Palermo, ma non si può pensare che per far risorgere Palermo dobbiamo guardarci alle spalle! Ferrandelli rappresenta l’impegno di tantissimi giovani che vogliono poter credere che a Palermo c’è spazio anche per loro; Orlando sta costruendo una candidatura in contrasto con questa speranza per portare avanti al sua vendetta verso chi ha osato sfidarlo e batterlo, e questo a Palermo NON SERVE!!! Potrei continuare ancora per ore, ma ho fame!



scritto da attenzione

26 mar 2012 14:25 pm @manica e @convenevole che farà adesso ferrandelli si presenterà in consiglio per salvare la città dal dissesto o disertera?queste sono le decisoni caraggiose andare e votare.qui si vede se uno ha la maturità per fare il sindaco prendendosi la responsabilità. oppure si dimettono i consiglieri e mandano in dissesto il comune



scritto da Monica

26 mar 2012 14:40 pm Alla fine si trarranno le conseguenze e si addebiteranno le responsabilità.



scritto da ANTONIO

26 mar 2012 15:55 pm Ho tentato di leggere tutti commenti, poi ho rinunziato perchè o le critiche si fanno con serenità e coscenza o è meglio stare zitti. Anche perchè spesso le analisi si fanno conoscendo poco o niente o per inesperienza o per età giovane.

Andiamo per ordine: l’articolo di Palazzo è ineccepibile e Compagno ha sostanzialmente centrato il problema. Il Pd in Sicilia è figlio di quel pci che in Sicilia, a parte Pio La Torre e Napoleone Colajanni (ed in qualche misura anche Li Causi), ha partorito poco e niente come politici, consegnado di fatto la Sicilia ai mafiosi e relativi politici.Di fronte a tutto ciò, gli atteggiamenti di Ferrandelli (cui rimprovero solo l’ingenuità, non certo l’arrivismo) sono conseguenziali. LeoLuca Orlando non poteva fare altro, se veramente amava questa città. E chi dimentica cosa ha fatto per questa città, mi dispiace, pecca d’ignoranza. E chi gli rimprovera l’eccessivo presenzialismo fa il gioco di quella destra che l’ha sempre criticato perchè Orlando non si è mai prestato a giochi e giochetti di potere, avendo a cuore sempre e solo la città e la sua riabilitazione culturale. Del resto che la destra sia ignorante a livello culturale salta agli occhi nella distruzione sistematica attuata in questi anni.Ed il pd in Sicilia non è confuso, è succube di questa situazione (quando non addirittura connivente, vedi Lombardo).Un consiglio per “in effetti”: giustissimo criticare (viva la libertà d’opinione), ma, per favore, un minimo d’ortografia!! Ho letto la prima volta “reggione” ed ho pensato ad un refuso (comprensibilissimo)! Ma poi la seconda, la terza, la quarta……regione con una “g” mannaggia!!!!



scritto da Politico

26 mar 2012 16:00 pm Berlusconi ha vinto: siamo tutti berlusconizzati.

Siamo divisi in tifoserie, e rifiutiamo qualunque tipo di ragionamento che non confermi le nostre idee.

L’autore dell’articolo, essendo un giornalista, fa un’analisi sui fatti che osserva. Non dice chi bisogna votare e non sostiene un candidato. Anzi, ne riconosce i limiti. Allo stesso tempo analizza lucidamente una classe dirigente di sinistra, quella ex pci-pds-ds-pd, che in Sicilia e a Palermo ha sempre mostrato il peggio, e allontanato, volutamente e scientemente, ogni voce dissonante, ogni intelligenza autonoma.

Uno può anche dissentire, certo, ma non discutendo di altro. Si deve entrare nel merito. E non mi pare che alcun punto sia contestabile prove alla mano.

Ciò detto Palazzo non sostiene che Ferrandelli non debba essere candidato, o che sia giusto sostenere Orlando. Spiega, piuttosto, come sia strana e curiosa la politica, e forse questa riflessione potrebbe servire un po’ a tutti.



Invece le risposte(non tutte) sono in pieno stile “Ultras curva nord”: ragionamenti zero, livore mille. Ma la politica è una cosa seria. Per questo chi fa politica è felice di avere i cori invece dei ragionamenti.

Berlusconi ha vinto, ci ha cambiati. E gli altri ci bagnano il panuzzo.



scritto da honhil

26 mar 2012 16:33 pm Un pezzo di storia politica palermitana testimoniata da un grande giornalista.

«Pansa: l’Orlando tignoso seppellisce le primarie



A Palermo l’ex sindaco, oggi Idv, si ricandida per la quarta volta dopo aver sostenuto (e perso) Rita Borsellino



A volte raccontare la politica italiana fa ritornare giovani. Il motivo è uno solo: nella casta le facce nuove sono rare e quelle vecchie restano al potere per anni. Così ti capitano fra le mani signori che hai conosciuto molto tempo fa, ma oggi ancora in sella. È il caso di Leoluca Orlando, il numero due dell’Italia dei Valori, che venerdì per l’ennesima volta si è candidato a sindaco di Palermo.



Quando ho conosciuto Orlando? Forse nel febbraio 1986, quando andai a Palermo per seguire il maxiprocesso alla mafia. In quel momento, a Palazzo delle Aquile, la splendida sede del municipio, sedeva come sindaco Leoluca. Aveva 39 anni, era democristiano, ma piaceva a molti, compresi i socialisti.

Qualcuno dirà: «Impossibile!». Eppure era così. In quel gennaio, Bettino Craxi, presidente del Consiglio, andò in visita ufficiale a Palermo e disse di Orlando: «Il valore principale della mia presenza qui sta nell’atto di fiducia che il governo, e io personalmente, compiamo nei confronti degli amministratori di questa città». Orlando piaceva anche a me. E insieme a lui mi piaceva il suo consigliere spirituale e politico, il gesuita padre Ennio Pintacuda. Ero stato molte altre volte a Palermo, di solito per raccontare stragi di mafia o misteri irrisolti, come la scomparsa di Mauro De Mauro, un collega dell’Ora fatto sparire da Cosa Nostra. Ma dal 1985, con Orlando sindaco, si respirava un’aria meno fetida. Anche la palude della politica siciliana sembrava meno repellente. Nel maggio 1990, alle elezioni amministrative, Orlando si ripresentò. Il suo avversario più pericoloso non stava in agguato a Palermo, bensì a Roma. Era Giulio Andreotti, in quel momento capo del governo per la sesta volta. Nel corso della Tribuna elettorale del 3 maggio, Paolo Mieli gli chiese: «Se lei fosse cittadino di Palermo, voterebbe per la Dc e darebbe la preferenza al sindaco uscente, Leoluca Orlando?».



Il Vecchio Mandarino guatò Mieli con gli occhi a fessura. Poi le labbra a salvadanaio lasciarono gocciolare una replica al vetriolo: «Se fossi a Palermo voterei certamente per la Dc, ma dal numero due in poi». Era una bocciatura per Orlando e un invito a votare per Mimmo Di Benedetto, uomo di Salvo Lima, il proconsole andreottiano in Sicilia. Anch’io pensai: povero Leoluca, il Mandarino ti ha fatto davvero uno scherzo da prete. In realtà, a fare lo scherzo da prete ad Andreotti furono gli elettori democristiani di Palermo. Votarono sì per lo Scudo crociato, regalandogli un risultato da record. Ma non ubbidirono al Presidente del consiglio e alla sua pubblicità negativa. Su 200 mila voti di lista, Orlando raccolse 70 mila preferenze. Il secondo eletto al consiglio comunale, Totò Cuffaro, oggi in carcere, si fermò a quota 19 mila. L’anti-Orlando sponsorizzato da Andreotti risultò quarto, con 14 mila voti.



La vittoria di Leoluca durò pochissimo. Alla Dc siciliana non importava un fico della volontà degli elettori. In agosto, a fare il sindaco di Palermo venne spedito un candidato del Grande Centro. Si chiamava Domenico Lo Vasco e di lui non ricordo assolutamente nulla. Orlando seguitò a combattere, incontrando altri avversari. Primo fra tutti il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Irritato per una replica di Leoluca, a proposito della guerra a Cosa nostra, il capo dello Stato lo bollò con sarcasmo: «È un ragazzo intemperante che ha danneggiato la lotta contro la mafia!». E già che c’era, Cossiga se la prese anche con Pintacuda: «Un prete fanatico che crede di essere nel Paraguay del 1600. I superiori dovrebbero riservargli uno sguardo più attento». Poi venne la stagione terribile del 1992, con le stragi che uccisero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Orlando continuava nella battaglia contro la mafia e la politica mafiosa. Si stava allargando e aveva creato un movimento, la Rete. In veste di leader del piccolo partito, nel gennaio 1993 Leoluca venne a trovarmi all’Espresso. Viaggiava scortato dalla polizia di Stato. Gli agenti erano marcantoni con facce da ragazzi. Armati di pistole Beretta che sembravano cannoni.Orlando era sempre l’uomo delle sorprese. Quel giorno mi spiegò che voleva fondare un giornale quotidiano, da far nascere a Palermo e in grado di arrivare al nord, seguendo il percorso inverso delle grandi testate. Disse: «Caro Giampaolo, sono venuto a trovarti perché sarai tu a dirigere il nostro giornale».

Risposi subito no. E non mi lasciai convincere dal fervore di Leoluca che, scuotendo il ciuffo, parlava, parlava, parlava. Compresi che era partito per la tangente. Ritornato alla guida del comune di Palermo, adesso puntava a diventare un leader politico nazionale. L’occasione si presentò all’inizio del 1994, non appena si aprì la campagna elettorale dominata dallo scontro fra Silvio Berlusconi e Achille Occhetto. La Rete si riteneva un cardine dello schieramento di centrosinistra e Orlando mise subito in mostra una vena di razzismo politico abbastanza suicida. Riunì la Rete a Riccione e lanciò un grido di guerra: «Nell’alleanza progressista non voglio né Ottaviano Del Turco né Giorgio La Malfa».



Quale fosse la colpa di La Malfa non la rammento. Del Turco andava bocciato perché da effimero segretario del Psi non aveva espulso dal partito Craxi e Gianni De Michelis. Orlando e il suo numero due, Nando dalla Chiesa, non smisero neppure per un istante di urlare questo anatema. Leoluca aveva l’aria dell’invasato in preda a un trionfalismo pericoloso. Era convinto di passare dal municipio di Palermo a Palazzo Chigi. Si diceva sicuro di vincere a mani basse in tutta la Sicilia. I Verdi gli proposero un accordo elettorale, ma li mandò a quel paese. All’inizio di febbraio s’iniziò la rissa per l’assegnazione dei collegi elettorali. Orlando chiese per la Rete la maggioranza di quelli siciliani. Stava avanzando il disordine. Tanto da spingere Massimo D’Alema a descrivere lo stato dell’alleanza progressista con un aggettivo solo: «Catastrofico».



Una leggenda vuole che sia stato Orlando a coniare l’immagine della Gioiosa Macchina da Guerra, poi rubatagli da quel furbone incauto di Occhetto. Sta di fatto che non poteva esserci uno slogan più autolesionista e iettatorio. Berlusconi vinse e Occhetto fu costretto a lasciare la poltrona di segretario del partito, passandola a D’Alema. Pensavo che anche Orlando, prima o poi, si sarebbe ritirato a scrivere le proprie memorie. Ma la politica è la droga più potente. E impone a chi la usa di non mollare mai.



Siamo ai giorni nostri. Da tempo Orlando ha fatto coppia con un leader che appariva lontanissimo da lui: Tonino Di Pietro. E invece tra i due sembra esserci una sintonia indistruttibile. Si spiega soltanto così, e con la voglia di restare sulla scena, la decisione di candidarsi per l’ennesima volta a sindaco di Palermo. Un gesto da tignoso amante del caos che distrugge le primarie e dà inizio a un’altra guerra interna al centrosinistra. Posso confessare che non me ne frega nulla? Mi accorgo di essere sempre di più in sintonia con un detto di Beniamino Andreatta. A proposito di Orlando l’ha citato Stefano Ceccanti, esimio giurista e senatore del Partito democratico: «Attenti alla gelosia dei vecchi che vogliono morire governando».



di Giampaolo Pansa



LIBERO NEWS»



scritto da Convenevole

26 mar 2012 16:33 pm @Politico:

L’articolo di Palazzo dà un quadro incompleto e viziato da una mal celata antipatia per una parte politica, facendo trapelare per riflesso il suo favore per la causa di Orlando. Questo è quanto si coglie leggendo tra le riga con l’attenzione di chi ama e conosce la politica: saper cogliere le posizioni dietro la patina di una tanto impossibile quanto pretesa obiettività. E poiché non condivido queste posizioni le contesto con argomentazioni e ragionamenti, al loro volta contestabili ma, mi creda, meno molto meno “calcistiche” di quanto sia il livore che le sue parole non riescono a nascondere nemmeno tra le righe. Lo dico in nome di tutti quelli che esprimono il loro disappunto e dissenso, perché è esattamente il contrario che rappresenterebbe tifoseria ceca!



scritto da Eretico

26 mar 2012 18:25 pm Ottimo articolo, Francesco, come sempre. Mi sono accorto che ricorrono alla testata di famiglia del cavaliere “Libero” per argomentare contro Orlando. Non c’è bisogno di commentare.



scritto da compagno

26 mar 2012 19:20 pm Cmq bisogna capire oggi qmale candidato sia meglio oggi per palermo.i candidati giovani privi di esperienza politica amministrativa .o il vecchio esperto.bisogna anche capire che voteranno i consiglieri domani.visto che si vota il bilancio.chi dei candidati a sindaco avrà il senso e il dovete morale di salvare il comune dal dissesto votando introduzione dell’imu e l’aumento delle altre.o si dimetteranno per potersi candidare.e di conseguenza mandare in dissesto il comune e condannare i cittadini av5anni di sacrifici e se nn basta visto che



scritto da compagno

26 mar 2012 19:22 pm E se non bastasse visto il.personale in soprannumero mandare qualche migliaia di persone in casa integrazione e mobilità



scritto da Maria D’Asaro

26 mar 2012 19:38 pm Che dire, caro Francesco: ci stiamo impegnando al massimo per riconsegnare Palermo al centro-destra. La qual cosa, dopo il decennio horribilie di Cammarata, poteva riuscire solo a un centro sinistra sgangherato e diviso, ondivago e privo di una solida base progettuale. Mi pare che tutto interessi ai candidati di centro-sinistrà fuorchè trovare la migliore strategia per governare la città. Temo che la doppia candidatura Orlando/Ferrandelli potrebbe addirittura impedire che uno dei due vada al ballottaggio e possa regalare addirittura il Comune a Costa al primo turno. Più miopi, stupidi e masochisti di così…Un abbraccio.



scritto da Ettore

26 mar 2012 20:30 pm Ma guarda un pó…

Chiedere ad un Cracolici o un Lumia di candidarsi a Sindaco…

Ricordo a tutti che D’ALEMA diventó presidente del Consiglio solo per aver pugnalato PRODI.

In Italia ed in Sicilia MAI nessun comunista o ex- tale andrà al governo con le Elezioni.



scritto da compagno

26 mar 2012 22:40 pm Io continuo a dire ma domani in consiglio ferrandelli si presenta o no visto che si vota per salvare il comune dal dissesto o si dimette e di conseguenza dice si al dissesto ma salva la candidatura .o perché non ci spiega la lista fatta da vizzini per lui. Visto che vizzini era con cammarata?perché non dice a quelli della gesip che i suoi sostenitori e qualche suo candidato li vuole vvedere senza lavoro?oppure che se domani non si ha la maggioranza per l’aumento delle tasse tutto quello che dicono loro per salvare le aziende comunali.non e attuabile.ma non e solo ferrandelli anche Arico.lui ha le stesse responsabilità domani.siete veramente sicuri che questa città non abbia bisogno di una personata capace a livello politico amministrativo ?



scritto da Monica

27 mar 2012 09:24 am Ecco mome ci vedono dall’esterno.

http://video.corriere.it/opinioni/sorpasso/index.shtml?videoid=0b3de086-74da-11e1-9cbf-6c08e5424a86

Non ci meritiamo questo.



scritto da freccia

27 mar 2012 10:58 am Grazie a Leoluca Orlando, gigante in mezzo a troppi nani.




venerdì 23 marzo 2012

Concorso esterno. La mafia ci crede.

CENTONOVE
Settimanale di Politica, Cultura, Economia
N. 11 del 23 marzo 2012
Ma quale concorso esterno!
Francesco Palazzo

Non ci crede più nessuno al concorso esterno in associazione mafiosa? Ci credono senza dubbio, dall'unità d'Italia ad oggi, le associazioni mafiose. E questo dovrebbe bastare per crederci anche noi. Lo abbiamo ripetuto sino alla noia. Senza un gradimento esterno, che può andare dalla semplice collusione alla vera e propria correità, di personaggi che gravitano nella cosiddetta area grigia, le mafie avrebbero avuto breve vita. Le mafie, Cosa nostra in particolare, prima ha servito la politica, poi se ne è servita. La politica, prima ha avuto in mano la barra del timone, poi si è fatta sopraffare dalle cosche. Dal dopo stragi, cioè dal biennio 1992-93, il rapporto mafia-ambienti esterni si è fatto più magmatico, meno diretto. E, per tale motivo, ancora più pericoloso. Seguire i soldi e gli interessi e molto più complicato che andare dietro alle tracce di sangue. Quest'ultimo ventennio, contraddistinto dalla cattura di latitanti eccellenti e anche da condanne altrettanto importanti di pezzi della classe dirigente dell'isola proprio per concorso esterno, che ormai hanno il bollo dell'ultimo grado di giudizio (a proposito del fatto che non ci crede più nessuno), doveva rispondere alla necessità di tranciare i rapporti tra la galassia mafiosa, da un lato, la politica e l'economia, dall'altro. Ci ha tentato la magistratura, alla quale però, come vediamo, basta un risultato avverso in un processo, peraltro non ancora conclusosi, per essere messa alla berlina. Non ci ha provato per niente la politica. Che sta sempre sulla soglia dei tribunali per commentare condanne o assoluzioni. Non mancando mai, non so se ci avete fatto caso, non appena un pezzo grosso viene indagato o rinviato a giudizio, di fargli arrivare la propria solidarietà. Come se la magistratura fosse un ordine eversivo che ogni tanto si mette a perseguitare ingiustamente qualcuno. Il risultato di tutto questo è davanti ai nostri occhi. Da un secolo e mezzo, la lotta alla mafia segue più gli umori, l'emotività, la convenienza politica e non i ragionamenti coerenti basati sui fatti. Certo, ogni tanto, qualche ora prima di tutte le scadenze elettorali, il solito buontempone si esce fuori il codice etico. Che non serve a nulla, se non a perdere tempo e, in qualche caso, pure la faccia. Visti i figuri che si continuano a mettere nelle liste, in barba a qualsiasi eticità. Sia chiaro, anche la magistratura non è che scherza in quanto a scontri tra fazioni. Al momento, pare, le correnti sono due. C'è chi preferisce soltanto addebitare singoli reati ai colletti bianchi, ritenendo in tal modo, pur facendo meno rumore, di ottenere il massimo risultato finale. C'è chi invece, davanti a quadri probatori abbastanza rilevanti, pensa che sia corretto ricorrere al concorso esterno in associazione mafiosa. E ci sono state condanne e assoluzioni sia in un caso che nell'altro. Mica i processi devono concludersi tutti allo stesso modo. Invece, a seconda che si condanni o si assolva si alza il solito polverone, In un senso o in un altro. Si fanno due passi in avanti, ma solo apparenti, se le procure vincono, e poi, siccome c'è una sentenza contro, se ne percorrono quattro indietro. Sino al prossimo responso sfavorevole all'imputato. E allora si farà un'altra virata. A chi faccia bene questo tipo di andatura sinusoidale nella lotta alle cosche è semplice capirlo. Certamente non ci guadagna la democrazia, sicuramente ci guadagnano le mafie. Da tanto tempo, da più parti, si chiede al legislatore di tipizzare meglio questo tipo di reato. Ma non è mai il momento giusto. Una volta perché c'è la maggioranza di centrodestra larga e si teme uno stravolgimento della fattispecie di reato. Un'altra volta perché c'è sì un governo di centrosinistra, ma siccome i numeri sono scarsi, allora si teme di non farcela. Ora c'è il governo tecnico. Ma il ritornello è lo stesso. Meglio non toccare niente. Insomma, il parlamento non si vuole occupare di un reato che coinvolge spesso la politica. Non l'ha fatto ieri, non lo fa oggi, probabilmente non lo farà nemmeno domani. Lo scioglimento del nodo mafia-politica, così facendo, rimarrà tutto sulle spalle della magistratura e sulla mutevolezza di giudizio delle singole corti giudicanti. Il potere mafioso, in tutte le sue articolazioni, non mancherà di apprezzare.

domenica 18 marzo 2012

Il taglio delle primarie.

LIVESICILIA

18 marzo 2012

Zen e primarie, una storia semplice

Francesco Palazzo
               
Noi non ci facciamo mai mancare niente. Abbiamo appena scoperto, con vero piacere, le primarie che si possono fare a fette senza problemi. Noi avremmo pensato che un evento del genere deve essere tutto commestibile e anche di alta cucina politica. Non è così. Si toglie la parte marcia e la mela del consenso torna lucida e mangiabile. Le primarie che si autorigenerano, potremmo chiamarle. Made in Sicilia. Siamo, o no, un laboratorio politico? Anticipiamo sempre. Come mai, in tutto questo anticipare, siamo sempre in fondo alle classifiche di tutto, un giorno qualcuno ce lo spiegherà. Ma questo è un altro discorso. Torniamo alle primarie. Una cosa del genere, a mia memoria, non è mai accaduta neanche nelle elezioni vere e proprie. Mai, infatti, ho avuto sentore di intere sezioni annullate e di voti corrispondenti mandati a farsi benedire. Ma il Partito Democratico, che al momento comanda le operazioni dal fortino di via Bentivegna, ritiene tutto ciò una specie di peccato veniale. Due Padre Nostro e quattro Angelo Custode e via. In un seggio-gazebo ci sono dei problemi tanto gravi da meritare l’interessamento della magistratura? Zac. Tagliato. E tutto torna, per alcuni esponenti politici, come nuovo. Quei problemi sono stati generati da una circostanza che non riguarda tutti i contendenti? Zac. Cancellati i voti di tutti e quattro i candidati. In fondo, parafrasando Sciascia, che spero mi perdonerà per l’incauta citazione, era una storia semplice. Ma se io avessi votato lì, al seggio segato, allo ZEN dico, me la prenderei. Ma io non ho votato lì. Il mio euro l’ho dato nel seggio di piazza Europa. Sì, nella Palermo bene. La chiamano così e non ho mai capito cosa significa. Nel caso specifico è un quadrilatero di gazebo dove il bonton prevale, mentre nelle lande periferiche, o anche appena superata la cortina di ferro del salotto della città, può succedere di tutto e di più. Tipo gente che distribuisce monete da un euro come se fossimo nelle favelas. Io la domanda me la sono posta. Pensate che se uno dei gazebo della zona centrale della città, mettiamo quello del Politeama, fosse stato ritenuto contaminato e perciò eliminato, la decisione avrebbe avuto lo stesso impatto sulla validità delle primarie e sui commenti del giorno dopo? Domanda retorica. Le grida si sarebbero sentite sino a Monte Pellegrino. Allo ZEN, invece, l’hanno presa bene. Ora, il punto è abbastanza serio. Non per i vincitori. Loro, pur avendo letto le parole durissime e autorevoli della commissione dei garanti circa il clima complessivo in cui si sono svolte le primarie, pur avendo registrato la cancellazione di un pezzo del capoluogo siciliano, il più sofferente e abbandonato, che è quanto dire, hanno ripreso i festeggiamenti e vogliono prendersi, cosi dicono simpaticamente, Palermo. E noi li facciamo festeggiare in santa pace. Non si interrompe un’emozione. Però, capite, il messaggio che viene dalla politica allo ZEN, oggi San Filippo Neri, perché quando non sappiamo cambiare le cose mutiamo i nomi, e per esso a tutte le periferie di questa martoriata comunità, giunge forte e chiaro.Possiamo fare a meno di voi. L’operazione è agevole e indolore. Zac. Basta un attimo e il dente è tolto. Sì, vi chiediamo i voti, sappiamo che nelle periferie si vincono e si perdono le elezioni. Ma, in fondo, anche se non lo capite nemmeno, siete dei voti e dei vuoti a perdere. E parlo anche per fatto personale, essendo nato e cresciuto, e tornando spesso, in uno di quei posti che gli esperti chiamano, bontà loro, quartieri difficili, a Brancaccio. Dove Don Pino Puglisi cercava la qualità del consenso e trovò un bel proiettile in testa una sera di settembre. Un luogo, Brancaccio, dove un seggio-gazebo neanche c’era. Ho dovuto accompagnare io stesso i miei anziani genitori al lontano, per loro, Ponte Ammiraglio per votare. Ma anche se ci fosse stato, ora so che, in caso di sospetto inquinamento, si poteva anche tagliare senza sconvolgimenti eccessivi da parte di nessuno. Zac. E anche Brancaccio sarebbe scomparsa nel silenzio generale. Meno male che il seggio-gazebo lì non c’era. Perché mi avrebbe fatto molto male.

Commenti da LiveSicilia

scritto da Palermo Centro


18 mar 2012 08:20 am Credo comunque senza togliere il primato di delinguenza che affibbiate allo zen che nel seggio delle primarie del politeama votino pure Borgo Vecchio ed altre zone non certo abitate da benestanti o esenti da presenze losche!

Per il resto sono d’accordo come possono pensare di sembrare credili a dire che le primarie sono regolari ed anno sancito un vincitore?



scritto da Antonio Lo Nardo

18 mar 2012 08:27 am E’ cominciata l’operazione di delegittimazione dei garanti delle primarie.

E se (dopo gli elettori, dopo i garanti delle primarie) anche i magistrati non si dovessero pronunciare come pretendono i sostenitori di Rita Borsellino ? Che faranno, diranno che si tratta di “toghe lombardiane” ?



scritto da Saverio Cipriano

18 mar 2012 09:33 am @antonio amico mio!!!! Questo pezzo a prescindere da tutto e tutti,da chi sostiene lombardo,o da chi lo ostacola e’ un pezzo di verità, se noi di centrosinistra non riusciamo ad esser d’accordo nemmeno su un’analisi che riguarda la legalità e la democrazia in questa città vuol dire che siamo messi proprio male!!! Penso che il berlusconismo e’ entrato profondamente nella dimensione umana della nostra parte, adesso pur di difendere i personalismi mettiamo sotto i piedi le ragioni ed i principi che dovrebbero alimentare il nostro impegno politico! E’ venuto il momento che voi sostenitori di Ferrandeli e del governo Lombardo diate un segnale di unita aiutando a trovare un candidato di spessore condiviso, perché se così non fosse risulterà evidente a tutti che tra voi e la cultura della destra individualista e regressiva che ha portato questa città al disastro non c’è nessuna differenza!!!!



scritto da Fabrizio

18 mar 2012 09:37 am Io ho votato allo ZEN e ho votato Rita Borsellino. Per questo mi sento tre volte defraudato. Dalla rappresentante di lista che ha inquinato le primarie, dalla decisione dei garanti (che però rispetto, la loro è una valutazione tecnica, non politica) che ha invalidato il mio voto libero e soprattutto dal mio partito di riferimento, che decide di non annullare una competizione evidentemente drogata. Ma tanto chi mi sente, ho anche provato a manifestare il mio dissenso ma sono stato accusato dal “vincitore” delle primarie e dai suoi supporters fanatici di essere un chianciananna. La città vuole un vincitore, se lo tengano, non pretendano però che io lo voti.



scritto da Antonio Lo Nardo

18 mar 2012 10:00 am Caro Saverio,



come dobbiamo valutare il lavoro di Ferrandelli in ambito sociale a Palermo ?

Io credo che, con la sua Ubuntu, con il suo stare sempre tra “gli ultimi”, e cercando di metterli nelle condizioni di auto-aiutarsi, abbia fatto del bene.



Quanto alla competizione drogata.

Sia io sia tu, convinti sostenitori di diversi candidati, dovremmo rispettare il lavoro degli “scrutatori”, dei rappresentanti dei candidati, dei garanti, etc. E, mi pare, i loro pronunciamenti hanno confermato la regolarità del tutto.



Quindi potrei benissimo ribaltare il tuo ragionamento, dicendo che il berlusconismo è entrato tra di noi, con il disconoscimento e la delegittimazione dei “giudici terzi” tutte le volte che i loro giudizi non ci piacciono.



scritto da Fabrizio

18 mar 2012 10:29 am Sia chiaro a tutti che non voterò mai più un partito che non riconosca il valore del mio voto.



scritto da Saverio Cipriano

18 mar 2012 10:36 am @antonio perché sfuggi dal tema posto da Francesco palazzo ripartendo dal giochino “ho vinto io la palla e mia” vincere a tutti i costi non mi interessa altrimenti avrei fatto altre scelte di vita, ti invito pertanto a fare commenti inerenti l’articolo. Tutto il,resto lo conosciamo gia’!!! Un abbraccio



scritto da Anello (al naso)

18 mar 2012 10:56 am APPELLO URGENTE.

Prego inviare ambulanza 118 per soccorrere coloro che chiamano berlusconismo la millenaria disonestà umana. ATTENZIONE: POSSIBILI GESTI INCONSULTI.



scritto da Antonio Lo Nardo

18 mar 2012 11:35 am Io non avevo commentato il merito dell’articolo di Palazzo.

Avevo detto che è funzionale a quella tattica di delegittimazione.



Palazzo si pone il problema del modo con il quale il “centro” guarda alle periferie, allo zen. Ed è vero che la decisione dei garanti lascia l’amaro in bocca. Ma io penso che, proprio sotto questo profilo, cioè quanto all’attenzione nei confronti delle periferie, l’area dei sostenitori di Rita Borsellino ha poco da insegnare agli altri tre candidati,



scritto da Kalogero

18 mar 2012 12:12 pm Concordo con Anello (al naso): meglio, molto meglio sarebbe inserire Berlusconi, n.q.(???) di eccellente rappresentante vivente della “millenaria disonestà umana”, al primo posto di una classifica interminabile che ogni giorno si arrichisce di nuovi nomi eccellenti (???).

Così potremmo tranquillamente evitare di ricorrere ad ambulanze e possibili gesti inconsulti !



scritto da Mariele

18 mar 2012 12:18 pm Quoto anello al naso.

Quando finirà questo stucchevole tirare in ballo Berlusconi?



Una signora indagata dalla magistratura perchè deteneva certificati elettorali altrui per esempio, diventa magicamente effetto del berlusconismo.



Casomai è Lomabardo che bisogna ringraziare, perchè ha mostrato e fatto toccare con mano a noi siciliani, di quale pasta sono fatti i detentori della questione morale.



scritto da Nunteregghepiù

18 mar 2012 12:22 pm @Antonio Lo Nardo intanto, allo stato dei fatti, pare sia una delle poche a non aver bisogno di appoggiarsi ai “padroni delle tessere” per ricevere consenso nelle periferie.



scritto da Saverio Cipriano

18 mar 2012 12:27 pm Bene Antonio se anche a voi la decisione dei garant lascia l’amaro in bocca abbiate la forza e l’onesta morale di individuare voi una figura che ci riporti all’unita tutti a partire dai valore se cosi non fosse vi assumete la responsabilità di mandare un messaggio devastante a questa città martoriata e cioè che il fine giustifica i mezzi……anche quelli che state usando per evitare che la direzione provinciale del pd si riunisca per scegliere un’altro nome!



scritto da IN EFFETTI

18 mar 2012 12:57 pm Quando si va a votare, si fanno delle scelte, queste scelte pesano tantissimo. Sono per lo meno 3 gli ambiti che vengono esaminati dai politici e non solo.

Li metto in ordine casuale e non di importanza.

1°: Se si ottiene una maggioranza politica per governare in futuro.

2°: Se il candidato “x” è stato eletto e quante preferenze a preso .

3°: Se il partito “x” ha guadagnato o se ha perso e di quanto.



Nel punto 3 si può ben cogliere il carattere referendario che un appuntamento elettorale, qualunque sia, ha.

Sarebbe quindi opportuno cogliere il lato positivo che questo dato ci offre. Come nel caso delle primarie svolte a Palermo dove si sono scontrati nella stessa coalizione diversi punti di vista sulle alleanze da perseguire e dato che non si è riusciti a trovare un punto d’incontro politico tra le parti per via dei tanti veti e dei tanti veleni, allora il risultato che le primarie avrebbero dato era una specie di referendum indiretto, che avrebbe messo la parola fine a tutti i problemi. Ma così non è stato, anzi lo scontro è stato altissimo proprio per i motivi già citati è il risultato ha ampliato le divisioni. Le priamarie che dovevano sollevare i partiti dalle scelte e delegava questo alla gente su questo scopo sembra che abbiano fallito. La gente ha scelto, a molti questa scelta non è piaciuta e allora non l’hanno condivisa ( facendo una magrissima figura). Ora abbiamo un’altra occasione , abbiamo la possibilità di indire un’altro referendum indiretto quello delle elezioni amnistrative, che a prescindere se Ferrandelli( che dovrebbe essere appoggiato da tutti primo perchè ha vinto le primarie secondo perchè si sta votando per il sindaco di Palermo e non per il governo della reggione) vinca o meno, ci darebbe uno spacato della situazione politica dei vari partiti con bocciature e vittorie…se ci saranno o i miei dubbi. L’on. Cracolici ripete da tempo che lui è d’accordo per l’appoggio a Lombardo ma certo da solo non poteva sostenerlo ma in questa scelta tutto il partito ha votato a favore anche coloro che hanno appoggiato la Borsellino. Perciò è calunnioso dare la colpa solo a due o tre persone anche se molto influenti nel partito. Quindi le lezioni , come lo sono sempre, sarebbero un banco di prova per capire la tenuta del Pd in questo caso è vedere se gli lettori appoggiano la politica di questi anni oppure no. Allo stesso tempo si vedrebbe chiaramente se la politica messa in campo dagli altri è piaciuta o meno…cosa c’è di più democratico di dare ai cittadini la possibilità di scegliere ? per questo penso che il problema Ferrandelli non esiste perchè in realtà lui può diventare sindaco e con questo avrebbe una sua maggioranza ma dai risultati dei partiti se vincono o perdono dipende la loro politica futura e le allenze che andranno a proporre. Questa è in relaltà una risposta semplice ad un problema che abbiamo fatto diventare gigantesco. Mi domando a questo punto chi è che non vuole misurarsi e mettersi in gioco ? Perchìè si è creato tutto questo ? Forse si vogliono aquisire voti non con proposte politiche forti ma avvelenando i pozzi e dando la colpa all’avversario ? Non è una pagina bella per la politica tutta , e qui non faccio distinzione tra sinistra e destra perchè in tutti gli schieramenti sapiamo che esistono situazioni marce…cerchiamo di non buttare la mela marcia insieme a tutto il cesto..il cesto “sano” siamo tutti noi poveri abitanti di questa città che tanto amiamo ma tanto ci fa soffrire. Spero di dare un contributo alla situazione ma sente chi vuol sentire….



scritto da pietro

18 mar 2012 14:35 pm http://www.youtube.com/watch?v=hQ82lBaMORI



scritto da isaia panduri

18 mar 2012 16:33 pm Qualunque cosa deciderà di fare il PD, perderà una parte del proprio elettorato. Rimane da capire se:

Perderanno più elettori concentrandosi a sostenere Ferrandelli (ad oggi pienamente legittimato come candidato, al netto delle decisioni delle primarie e dei garanti delle stesse);

Perderanno più elettori tirando fuori dal loro magico cilindro un nome nuovo, che arriverebbe alle elezioni senza aver avuto il minimo avallo dalla base elettorale. Un candidato “imposto” (è difficile chiamarlo in altro modo), che non si era candidato spontaneamente e che tuttavia si “sacrificherebbe” per il partito e la città.

Da ex elettore PD penso che, se il candidato rimarrà Ferrandelli, voterò al primo turno per l’M5S e al secondo per Ferrandelli. In caso di nuovo candidato PD imposto dall’alto, al secondo turno mi asterrò.



scritto da Comunista

18 mar 2012 16:41 pm I garanti sono la parte migliore delle primarie.ma non scherziamo,attenzione alle critiche!rispetto x 3 persone perbene che gratis et amore dei hanno sacrificato il loro tempo senza nulla in cambio,ma solo x amore di palermo e del centrosinistra. Volevo l’annullamento totale delle elezioni,ma rispetto i 3 ottimi garanti guidati da un mito dell’antimafia come peppino di lello e da 2 stimati giuristi come scaglione e verde.la loro decisione é ineccepibile tecnicamente,leggete i verbali e le motivazioni.l’attacco ai garanti sarebbe un suicidio politico,una grottesca imitazione del peggio offerto dalla destra quando critica i giudici..i comunisti non ci stanno ,anche considerando lo spessore umano e professionale dei 3 garanti,che noi comunisti stimiamo! Cmq palazzo non ha criticato i garanti,leggete bene!e caso strano,uno dei pochi giornali a criticare i garanti è stato libero di belpietro (ma perchè non si fanno gli affari loro)



scritto da Caico Giovanni

18 mar 2012 17:41 pm Quando Rita Borsellino si renderà conto che è semplicemente la sorella del Giudice Borsellino? Perchè non si dedica a qualunque altra cosa che non sia la politica?



scritto da Marzia

18 mar 2012 18:25 pm Interessante profezia datata 2 Settembre 2011 di Orlando…

http://www.rosalio.it/2011/09/02/leoluca-orlando-se-falliscono-le-primarie-mi-candido/

Dobbiamo dunque aspettarci che il 21 marzo sia la data in cui ufficializzerà la propria candidatura… Il 21 marzo… così potrà dire: “Mi candido per una nuova primavera siciliana!”.

MAH!!!!!!



scritto da Francesco Palazzo

18 mar 2012 20:33 pm Vi ringrazio per i commenti postati sinora, tutti molto stimolanti. Volevo precisare che non era, e non è, nelle mie intenzioni delegittimare nessuno,basta leggere bene ciò che ho scritto. Ho solo cercato di trovare, insieme a voi, una risposta alla seguente domanda. Possono essere ritenute valide, politicamente intendo, al netto di tutte le decisioni tecniche e di tutte le polemiche,delle primarie dal cui risultato è stato cancellato un pezzo di Palermo, peraltro il più sofferente,per i motivi che sappiamo? La risposte, per me, sono due. Si o no. E non è che rispondendo affermativamente si passa dalla schiera dei cattivi, e rispondendo no, si diventa buoni. Però è giusto che, se non su un unico candidato, si converga insieme almeno su qualche punto condiviso. Magari non servirà per l’oggi, ma potrebbe servire per domani.



scritto da siamo alle solite

18 mar 2012 22:04 pm condivido pienamente le parole di saverio cipriani nei suoi commenti, se si ama veramente questa città e la politica è al servizio dei cittadini trovate un nuovo candidato che unisca il centrosinistra e ferrandelli faccia un passo indietro ed eviti di festeggiare come l’articolo sottolinea dove un pezzo di città continua ad essere emarginata.



scritto da Maria D’Asaro

18 mar 2012 22:16 pm Mi piace un casino, come scrivi e quello che scrivi. Zac.



scritto da Beppe

19 mar 2012 07:43 am Inutile perdere fiato ed energie…sono elezioni perse dal centrosinistra. E vinte dal centrodestra…Vogliamo spingerci oltre? Vincerà, ahimé, Costa, per ovvie ragioni di numeri e di alleanze. I palermitani, lamentosi per quanto possano essere, andranno a votare per chi il pdl vorrà. E il centrosinistra avrà sciupato la più ghiotta delle occasioni per vincere qualcosa.

P.S.: ritengo queste primarie davvero un insulto per il centrosinistra palermitano e per la popolazione intera, ma ormai ci hanno insegnato a non indignarci più per nulla!



scritto da lele

19 mar 2012 09:15 am Ok. Vediamo di cercare di vedere attraverso la palla di vetro un pezzo di futuro di Palermo subito dopo le elezioni per vedere come si sono messe le cose, senza valutazioni o opinioni personali su ciò che è giusto o ingiusto.

La sinistra ha presentato due candidati, uno è Ferrandelli e l’altro è espressione di sel-idv-comunisti. Costa è riuscito a diventare il nuovo sindaco di Palermo con l’appoggio dichiarato di pdl-udc-grande sud-pid. Ma vediamo chi ha avuto vantaggi e chi no.

Ovviamente grandi vantaggi per il pdl-pid-udc-grande sud per la riconquista di palermo e per le conseguenze che avrà a livello regionale.

Sconfitta per Lombardo e Fli che non sono riusciti ad allargare il loro consensi nel cuore politico della Sicilia. Sconfitta per Lumia e Cracolici per non essere riusciti a convincere la gente sul progetto di un centrosinistra allargato ai moderati del terzo polo. Conseguenzialmente a questo punto seguono vantaggi per Idv e Sel, il cui obiettivo è da sempre sconfessare questo allargamento del pd al centro.

Ricordo che tutti i politici di alto livello, provinciale, regionale e nazionale, agiscono in base ai vantaggi propri o del proprio partito, il più delle volte infischiandosene delle reali esigenze di una collettività. Questo è vero sia a destra quanto a sinistra.

Quindi valutiamo l’operato dei big politici non tenendo conto delle loro belle parole, ma avende bene in mente quali obiettivi vogliono invece raggiungere.

In merito alla questione delle primarie a mio modo di vedere Orlando e compagnia non si faranno scrupoli a riconsegnare Palermo al centrodestra, l’obiettivo di cui sopra verrebbe raggiunto.



scritto da enzi

19 mar 2012 12:52 pm Buona analisi. Per me la risposta è no. Non si può eliminare una parte di Palermo e pensare che le primarie siano valide politicamente.



domenica 11 marzo 2012

Primarie Palermo. Cose che diventano normali.

domenica 11 marzo 2012


Francesco Palazzo

Sì, le primarie a Palermo sono state una guerra. E siccome in guerra, come in amore, tutto è concesso, stiamo assistendo alla compilazione dell’almanacco delle cose impossibili. Almeno così dovrebbero essere ritenute nel centrosinistra. Ci sono dei fatti. Che in politica valgono tanto. Con una premessa. Che descrive un convincimento che stupisce ancor più delle circostanze conosciute. Pare che, sostengono autorevoli esponenti del centrosinistra, siccome l’elezione primaria è un fatto privato si può fare più o meno di tutto rispetto, financo, alle elezioni vere e proprie. Restiamo convinti del contrario. E cioè che anche le pratiche non certo da boy scout che vediamo all’opera in tutti gli appuntamenti elettorali, non possano trovare cittadinanza in un evento come quello delle primarie. Dunque, non si può fare tutto perché trattasi di una vicenda privata, ma, proprio per tale motivo, si deve fare molto meno. L’elezione primaria deve essere una casa di vetro. Se non si capisce ciò, tutto può apparire normale. E’ normale rimborsare l’euro a chi va a votare ai gazebo? E’ normale andare a prendere a casa gli elettori per accompagnarli al voto? E’ normale che la scheda elettorale, forse il documento più delicato e sensibile, più della carta d’identità, non sia custodita dal legittimo possessore? E’ normale che si promette a gente disoccupata un interessamento, a qualsiasi scopo diretto, al fine di convogliarla ai gazebo per il voto? E’ normale che si arruoli tutta la gente possibile, anche quella che non ha mai votato per il tuo schieramento e non sa cosa siano le primarie, e magari appartiene ad un altro partito, al solo fine di ingrossare le truppe e aumentare i consensi? E’ normale vedere stazionare per ore, forse per l’intera giornata del voto, parlamentari davanti ai seggi-gazebo, per farsi vedere dall’elettorato in fila? E’ normale che i presidenti dei seggi-gazebo non li facciano allontanare come accade per le elezioni, dove i dintorni dei seggi devono essere assolutamente sgombri da qualsiasi influenza nei confronti dell’elettore? E’ normale suggerire il voto a chi ha appena ritirato la scheda per votare? E’ normale che in un appuntamento che dovrebbe essere la festa della democrazia, la Digos intervenga e che i carabinieri si presentino presso la sede del maggior partito della coalizione (?) per acquisire documenti? Sono normali le minacce e le aggressioni ai seggi, da più parti denunciate? E’ normale che tutto si svolga in un clima da guerra civile? Domande. Che riguardano tutto lo schieramento. Non questo o quel pezzo. Tante altre se ne potrebbero porre. Il punto è che le risposte a tali quesiti, all’interno del centrosinistra, dovrebbe essere univoche. Invece così non è. E la cosa più inquietante, se permettete, è proprio questa. E, se proprio vogliamo dirla tutta, è ancora più doloroso che il voto a buon mercato si cerchi tra le categorie deboli, magari residenti in quartieri disperati, magari in condizioni lavorative senza speranza, magari tra gli immigrati. Se queste sono le premesse, in cosa l’elettore palermitano di maggio dovrebbe distinguere questa da quella proposta politica? Questo da quel faccione tre per sei? “Su tutti i stissi”. Questa frase, negli ultimi giorni, l’ho sentita pronunciare in quartieri popolari e borghesi, da gente con le scuole alte e da soggetti che non hanno mai visto un libro, da giovani e anziani, da donne e da uomini. E chi non dice ciò, guarda con fare interrogativo e sornione. Aspettandosi che tu dica qualcosa, visto che gli hai ripetuto sino alla noia il ritornello dell’importanza democratica delle primarie. Avevo tanti e robusti argomenti per ribattere. I soliti. Ma non me la sono sentita. Perché, a un certo punto, mi sono reso conto che la mia posizione in difesa della bella politica che comunque c’è, di fronte alla cruda realtà, era più ideologica e stereotipata della loro. Potevo limitarmi, ma non me la sono sentita, a chiarire che queste primarie sono state una guerra. Solo che l’hanno chiamata con un nome gentile. Primarie. Che da l’impressione di un qualcosa che inizia, che sboccia, che schiude un percorso. Allora, la prossima volta, per evitare fraintendimenti, chiamatele in un altro modo. Che so. Finale di Partita o Ultimarie. Ancora meglio sarebbe Soluzione Finale. Perché se uno legge un nome simile sa che tutto ciò che vedrà è normale. E se proprio intende recarsi comunque ai gazebo, si doterà almeno di un elmetto protettivo.

Commenti da LiveSicilia

scritto da Nunteregghepiù


11 mar 2012 11:58 am Vangelo!



scritto da Ciccio

11 mar 2012 12:07 pm Risposta non ipocrita: sì, a Palermo è assolutamente normale.



scritto da qualunquemente

11 mar 2012 12:43 pm ma alla fine una riflessione attenta, precisa, ma sopratutto da cittadino.sono esterrefatto da tutto quello che sta succedendo aggiungerei la guerriglia in atto tra gli staff e i fans(cosi li chiamo io, visto che certe cose succedono allo stadio)tr i vari candidati.ma non si pensa ad una situazione economica tragica del comune e delle aziende che ne fanno capo. di un probabile dissesto che potrebbe mandare a casa il nuovo consiglio comunale nemmeno dopo un meso visto la proroga per approvazione del bilancio preventivo. ma sopratutto della situazione anch’essa tragica della popolazione.delle illusioni di programmi mai attuabili.io mi rivolgo hai lettori dei commenti, non credete che i candidati di destra e di sinistra abbiano la bacchetta magica.qui c’è solo da provare a salvare il salvabile e cercare di aggiustare l’esistente. soldi per salvare le aziende comunali non c’e ne sono.anzi si legge che si parla di liquidazioni delle aziende, quindi fallimento.tante persone a casa tante famiglie senza nessuna risorsa. cari candidati a sindaco al consiglio comunale, dite la verità alla cittadinanza, non illudeteci vi prego.la sincerità viene ripagata sempre



scritto da Eretico

11 mar 2012 13:02 pm Perfetto! Non c’è da aggiungere altro!



scritto da Daria

11 mar 2012 13:07 pm Che vergogna! Queste primarie sono state una farsa.

Ma perché non pensate a risanare Palermo invece di fare queste liti inutili?



scritto da Delusa

11 mar 2012 13:21 pm È veo: una guerra tra bande.

Una guerra per la conquista del territorio.

Una conquista che serve solo a gestire potere e quindi denaro e sistemare affari e gente dei gruppi che formano la banda.

Interessi privati con tasse pubbliche.

E poichè non c’è un leader autorevole e riconosciuto, si devono fare le primarie/pagliacciata.

Se i cittadini riconoscessero nella politica una sola personalità alla quale affidare la propria vita, state certi che, per vincere, non si dovrebbe far gareggiare povere “figurine”.

A destra e sinistra.

E se il disastro economico è totale, non paga il politico, ma il cittadino. Ecco perchè si scannano.



scritto da Delusa

11 mar 2012 13:46 pm È veo: una guerra tra bande.

Una guerra per la conquista del territorio.

Una conquista che serve solo a gestire potere e quindi denaro e sistemare affari e gente dei gruppi che formano la banda.

Interessi privati con tasse pubbliche.

E poichè non c’è un leader autorevole e riconosciuto, si devono fare le primarie/pagliacciata.

Se i cittadini riconoscessero nella politica una sola personalità alla quale affidare la propria vita, state certi che, per vincere, non si dovrebbe far gareggiare povere “figurine”.

A destra e sinistra.

E se il disastro economico è totale, non paga il politico, ma il cittadino. Ecco perchè si scannano.



scritto da Vito

11 mar 2012 14:04 pm Io credo che chi si candidi da sinistra a governare questa città con l’intento di restituirle il “maltolto”, non possa utilizzare gli stessi metodi da gangster utilizzati da tanti esponenti del centro destra, che costituiscono e corroborano il loro consenso politico facendo leva sul disagio sociale ed economico di tanta parte della cittadinanza palermitana (compito per casa x le forze di sinistra: smettere l’abito radical-chic e tornare tra chi vive i ns. quartieri popolari a Palermo ).

Non mi associo e non mi associerò mai a chi sostiene che il fine giustica i mezzi: se vogliamo dare una speranza a chi investe in noi, dobbiamo essere capaci di dimostrare valori etici e morali senza i quali nessuna impresa umana è possibile.

Per quanto mi riguarda continuerò a lottare anche contro coloro che anche all’interno delle forze di sinistra dovessero sostenere che se non entri a palazzo, nessun cambiamento sarà possibile e che questo giustificherebbe eventuali “deroghe”.

Per questo la mia opinione e di raccordarsi con quanti, associazioni, movimenti, pezzi di partiti, singoli cittadini, sostengono che il risultato delle primarie di Palermo costruito con questi metodi non debba essere accettato.

Chiedo a Rita Borsellino di issarsi sopra le macerie palermitane e di impegnarsi con rinnovata energia per il riscatto della nostra città. Sole se Rita non dovesse più sentirsela occorrerebbe prendere in considerazione un’altra candidatura da centro-sinistra a sindaco.



scritto da pierre

11 mar 2012 14:21 pm Avete buttato via centinaia di migliaia di Euro per nulla, mentre la gente si muore di fame !



Risultato : avete affossato la Sinistra a Palermo !



scritto da Massimo C.

11 mar 2012 14:21 pm Belle domande, purtroppo qualche mente malata dice che è tutto normale, e questa secondo me la cosa più assurda…….



scritto da Massimo C.

11 mar 2012 14:27 pm Comunque la guerra e le cadute di stile tra i sostenitori purtoppo ci può anche stare, ma i candidati politici potrebbero evitare di offendere i colleghi (mi riferisco a Ferrandelli e alle sue continue offese e derisioni degli avversari, dello stesso schieramento su facebook), e poi dice che c’è bisogno di unire, continua a prendere in giro la Borsellino, vedrai quanti voti prenderai dai suoi sostenitori….



scritto da Kalogero

11 mar 2012 14:30 pm Bravo, Bravissimo ! Giovani o vecchi che siano “su tutti i stissi” !



scritto da Eretico

11 mar 2012 15:58 pm Ferrandelli sta cercando di rompere con il centrosinistra e diventare il candidato dei filogovernativi del Pd, dell’Mpa e di Fli al primo turno in gara con un candidato del centrosinistra e con uno del centrodestra. Scommettiamo?



scritto da palermo spera

11 mar 2012 16:30 pm Ma cosa pretendiamo…..la colpa è di noi cittadini. Se si candida un cittadino senza partiti alle spalle non prende un voto…Premdete ad esempio Dragotto, secondo voi quanti voti prenderà…Se i palermitani avessero le palle dovrebbero votare un cittadino qualsiasi.



scritto da Massimo C.

11 mar 2012 16:56 pm Comunque la storia delle 50 tessere elettorali, mi ricorda la scene del film qualunquemente, quando vanno a prendere gli anziani all’ospizio e li portano in gita…a votare per Cetto la Qualunque (che tra l’altro sembra il sosia di Ferrandelli)



scritto da hic manebimus optime

11 mar 2012 17:13 pm Chiedo scusa: c’è qualcosa di normale in questa città?



scritto da simone tulumello

11 mar 2012 17:21 pm ottimo articolo.

Credo che la stessa Borsellino dovrebbe uscire fuori da questo pantano ed impegnarsi per una nuova candidatura che sia pulita dal lezzo che non ha certo prodotto lei.

In gioco c’è ben più che il sindaco di Palermo, ma il futuro di una sinistra che voglia credersi alternativa alle destre.

La partita non è chiusa.



scritto da Clara

11 mar 2012 17:30 pm bravo! bell’articolo! Mi dispiace il fatto che c’era bisogno che si scrivesse ..



scritto da Ferdinando

11 mar 2012 17:50 pm Complimenti all’autore, bisogna dissociarsi pubblicamente dai comportamenti di certi giovani politici. Ho votato Ferrandelli e adesso sono molto disgustato. Sbagliando si impara.



scritto da Clara

11 mar 2012 18:11 pm ben detto Simone Tulumello! Spero che la Rita lo faccia .. se si può fare .. e vada avanti da sola .. cioè .. vabbè si capisce cosa voglio dire :)



scritto da convenevole

11 mar 2012 18:55 pm Ma che fesserie sono queste??? Chiedo all’autore di questo articolo di fornire dati e foto che testimonino quanto da lui dichiarato. Altrimenti sono solo CHIACCHIERE!!! Io ho girato tutti i gazebo perche parte di un comitato elettorale e non ho assistito a nessuno di queste episodi!!! Ho assistito invece a inferocite diffamazioni verso un risultato inatteso e scomodo….e quindi da sovvertire in tutti i modi e con tutti i mezzi. Le primarie andavano bene solo se vinceva Rita Borsellini…siccome non è andata cosi, allora sono una farsa da annullare!!! Se proprio c’è un motivo per cui non devono essere chiamate primarie, è proprio questo!!! E non per le illazioni gridate pateticamente in questo articolo a titolo personale!



scritto da Maurizio L.

11 mar 2012 19:10 pm Alla luce di questi ed altri fatti accaduti prima e durante queste Primarie, credo che a questo punto annullare queste primarie sia il minimo e chiedere a gran voce di andare direttamente alle elezioni. Il punto oggi è chi? Credo sia necessario individuare un “NUOVO”CHE candidato deve rispondere a mio avviso ad alcune specifiche che sono: Uomo/Donna non iscritto a nessun partito, che non abbia incarichi politici vari e di sottogoverno,almeno negli ultimi anni di specchiata e riconosciuta moralità, eticità. Che proponga una squadra di assessori anche questi con pari caratteristiche e che, guidando una lista civica chiedano all’intera città un mandato tentare di risolvere i problemi di natura economica e sociale di questa città. Esiste una tale figura, forse Si, forse No ma è nostro dovere cercarla.



scritto da sergio

11 mar 2012 19:11 pm BORSELLINO ,FERRANDELLI ,FARAONE ,CRACOLICI ,LUPO , E ANCOR DI PIU’ ORLANDO AVETE GETTATO VIA UNA VITTORIA ED UN RISCATTO DI PALERMO ORAMAI CERTO .

MOLTI DICONO CHE QUESTO SIA ACCADUTO PER IL BASSO LIVELLO POLITICO DELLE VOSTRE PERSONE ,IO INVECE CREDO CHE VOI TUTTI LO ABBIATE FATTO CONSAPEVOLMENTE

PER NON VINCERE ,NON GOVERNARE E GARANTIRVI LE VOSTRE RENDITE DI POSIZIONE CON UNA COMODA E FINTA OPPOSIZIONEì

AVETE VOI TUTTI TRADITO UNA PALERMO CHE VOLEVA E STAVA CAMBIANDO .

”VERGOGNATEVI TUTTI ”



scritto da Roberto Puglisi

11 mar 2012 19:55 pm C’è un’indagine della Procura, intanto. E’ un fatto. Pateticamente è un avverbio che può (serenamente) riferire al suo commento incapace di argomentazioni e pieno di insulti. Saluti.



scritto da qualunque-mente

11 mar 2012 19:58 pm poco o nulla è normale a Palermo.



Io continuo a credere che l’unica arma di cui disponiamo sia la SCHEDA BIANCA



scritto da enzo 1

11 mar 2012 20:21 pm nulla è normale, ma anche la verità va raccontata tutta. Le primarie iniziano ad avere problemi dal momento che il PD nazionale invece di farsi arbitro, finanzia la campagna della Borsellino. è chiaro che questo fatto è un segnale di debolezza,ma da li partono tutti i problemi, e se la Borsellino fosse stata la candidata adatta per il dopo Cammarata a votare non sarebbero andati solo 30.000 elettori ma anche 100.000, se questo non è avvenuto è perchè Palermo non ritiene la Borsellino adatta a fare il sindaco. che poi i ragazzi si sono visti spiazzati da quanto fatto dal PD nazionale, e che magari non hanno saputo muoversi con attenzione questo è un’altro discorso, ma alla fine quanto hanno potuto incidere questi errori fatti da Ferrandelli e Faraone, 1000 Voti? e una candidata dell’universo mondo che vince le primarie con il 34% dei voti, peraltro con il cognome che porta, avrebbe potuto dire di essere stata voluta dalla gente di Palermo? si cercano fatti: credo che questo dato sia un fatto. se poi ancora qualcuno dice che i 10000 voti in più rispetto alle scorse primarie sono una dissonanza, io dico che chi lo dice è in malafede. le ultime primarie elessero il segretario regionale del PD, un fatto privato di un partito. qui si trattava del sindaco della quinta città di Italia e peraltro primarie di coalizione. dire che questi 10.000 voti sono della destra, è dire che l’iDV, sel e i movimenti della società civile sono dei bluff e nulla più. si può confutare questo fatto?



scritto da convenevole

11 mar 2012 20:25 pm Appunto, la magistratura sta compiendo indagini…nulla è certo…a meno che non si vuol far passare per certo quello che fa comodo far credere…le chiedo di mostrare dati e documentazioni che sostengano la sua tesi, altrimenti si tratta solo di infondere sospetti e fomentare risentimenti oltre a screditare gratuitamente (e interessatamente) chi ha vinto e allontanare la gente dalla politica



scritto da convenevole

11 mar 2012 20:35 pm PS: Mi perdoni, ma mi piacciono gli avverbi!



scritto da marta

11 mar 2012 20:36 pm hai ragione,tutto quello che è successo fa spavento,ma acora di piu il comportamento di alcuni politici che dichiarano che è tutto possibile in guerra…io non ho votato la borsellino,ma so con certezza che le hanno rubato la vittoria.



scritto da Katia

11 mar 2012 21:00 pm Non è normale. Ma non c’è reato. Non è normale in un paese normale che la politica sia incapace di svolgere il proprio ruolo e che questo ruolo lo demandi alla magistratura. No, non è normale.



scritto da tetris

11 mar 2012 21:41 pm Per me c’è solo gente che non accetta la sconfitta, vuole far annullare queste primarie senza una prova di quello che dice, primarie inquinate! da chi? perchè ci sono 10000 voti in più rispetto a 5 anni fa? molte persone 5 anni fa non avevano votato e l’hanno fatto domenica, me compreso, e non sono dell’mpa e poi come si fà a dire che sono del centro destra? mica sono tesserati di partito, le primarie alla fine sono aperti a tutti i cittadini, se il centro destra le farebbe io andrei a votare, per scegliere il miglior candidato, poi a maggio faccio la mia scelta, quale programma e quale qualità scegliere…. Quindi basta con tutte ste polemiche, ferrandelli è il candidato, unitevi e lavorate per questa città!!! che ne ha veramente di bisogno!!!!!



scritto da Nunteregghepiù

11 mar 2012 21:58 pm @convenevole si vada a guardare i verbali dei gazebo. @enzo il dato citato è quello delle primarie delle scorse amministrative, almeno qui non facciamo disinformazione.



scritto da pierre

11 mar 2012 22:22 pm E stato solo una sorta di gioco del “MONOPOLI” fra associazioni private che si sono divertite a scambiarsi colpi bassi e a dissipare un pò di denaro pubblico

Quanto ai “brogli e alle promesse fasulle di posti di lavoro, la Magistratura non vi può intervenire perchè sono avvenuti fra “privati”

La figura di “m….” quella è stata pubblica e l’ hanno fatta un pò tutti : promotori e partecipanti

Per cui continuare a parlarne e riparlarne mi pare solo un atto di “autoerotismo” mentale e, com’ è noto l’ “autoerotismo” ( in particolare quello mentale ) non fa bene alla salute



Vi consoli pensare che tutto è rimasto come prima perchè nessuno si sente sconfitto e tutti si proclamano vincitori…..



Quanto alla figura di m…..questa non è un problema : qualcuno è solo agli inizi



scritto da convenevole

11 mar 2012 23:43 pm Se potessi li leggersi i verbali!!! Anzi, come ha fatto a leggerli?? Se la gente ha votato più delle primarie precedenti , è un segno di riscossa civica di cui dover gioire, non un inquinamento pretestuoso per tirar acqua al proprio mulino ai danni di Palermo…in tal caso era meglio non farle le prinarie



scritto da venus

12 mar 2012 12:56 pm se la gente è andata a votare più numerosa delle altre volte è perkè è stata indotta non dalla libera scelta di dare la preferenza ma è stata comprata da qualche candidato sindaco e ribadisco qualche con la promessa di un lavoro o chissà che altra promessa che mai potrà essere mantenuta.e questo è risaputo.se davvero ci si sente intelligenti non bisogna votare chi è già stato in consiglio comunale perchè quello che hanno fatto non debba più ripetersi.gente nuova aria nuova .impariamo a votare senza condizionamenti o promesse infattibili.facciamoci furbi.cambiamo.



scritto da luna

12 mar 2012 13:04 pm venus ha ragione.io sto cercandoil nome di un candidato che nel2009 affisse dei manifesti chiedendo scusa ai suoi elettori per le malefatte del partito in cui li aveva fatti votare.stavolta voglio dare il mio voto a qualcuno che non ha mai fatto parte dell amministrazione comunale.è vero ,bisogna votare gente nuova.



scritto da convenevole

12 mar 2012 14:54 pm È la logica del “di tutta l’erba un fascio”. Ci sono consiglieri che per anni hanno lavorato per la città e per i cittadini, in mezzo alla gente e per la gente, lottando ogni giorno con un sindaco latitante e una maggioranza disastrosa! Poi a pochi mesi dalle elezioni arrivano parlamentari nazionali ed europei dando lezioni di riscossa civica, accusando la cittadinanza e la sua rappresentanza di non aver reagito ai soprusi…ma perché, loro dov’erano??? Ma come si permettono a accusare la città di non aver reagito quando loro si guadagnavano i loro soldoni altrove alla faccia dei poveri palermitani??? Tanto per fare un esempio (è di sinistra!), proprio durante la peggiore amministrazione di Palermo by Cammarata, è stata approvata una delibera sul registro comunale per le coppie di fatto,fatto che esiste un poche città del Nord…questa delibera porta la firma di tre consiglieri comunali: Ferrandelli, Terminelli e Tanania. E questo è solo un esempio…poi vabbè, si può pure continuare con la facile conclusione distruttiva che se fa schifo uno fanno schifo tutti! Poi però chi glielo spiega al fantomatico uomo nuovo vergine che cos’è una delibera, come si chiude un bilancio comunale ecc. ecc.





venerdì 9 marzo 2012

Il nodo che i gazebo non potevano sciogliere e la solita solfa dei problemi che vengono da Roma.

CENTONOVE
Settimanale di Politica, Economia, Cultura
9 3 2012 - Pag. 47
PD, l'intricata matassa
Francesco Palazzo

Parliamoci chiaro. Anche se non ci fossero stati i 151 voti di vantaggio di Ferrandelli sulla Borsellino, e quest'ultima avesse prevalso sul filo di lana, il dato politico di queste primarie non sarebbe poi cambiato di molto. Il male è preesistente al voto nei gazebo. Questo centrosinistra è profondamente spaccato in due parti. A far da spartiacque l'esperienza del PD alla regione. Il consenso espresso nei gazebo, non ha fatto altro che registrare e immortalare questo quadro. Chi si aspettava che le primarie potessero fare da unguento su una ferita ormai purulenta ha tentato un azzardo senza speranza. In primis il segretario regionale del PD Giuseppe Lupo. Ma non è soltanto lui ad aver fatto finta di non capire. Un po' tutti nel partito hanno chiuso a chiave nello sgabuzzino la questione e si sono concentrati sul braccio di ferro del 4 marzo, sperando chissà cosa. Adesso la disputa si riapre. E già ci ha pensato un leader nazionale, Enrico Letta, a dire che da Palermo viene fuori una richiesta di allargamento della coalizione. A ruota seguiranno, non ci vorrà molto, i fautori, all'interno del PD siciliano, di questa soluzione. Che siccome il partito non riesce a risolvere con gli strumenti previsti, tipo il referendum, la scarica sulle spalle di Palermo oggi e sulla Sicilia domani, quando si andrà a votare per la regione. Ma anche i netti oppositori fuori dal Partito Democratico hanno scelto la scorciatoia senza dirimere il punto nodale. Nessun patto siglato in qualche albergo palermitano poteva sciogliere come il sale sulla minestra due prospettive politiche così divaricanti sul futuro della Sicilia. Ora il malato si è aggravato. Il responso dei gazebo, più che appianarlo, ha approfondito il solco esistente tra le due parti. E non ci riferiamo ai segretari di partito o alle nomenclature varie, ma proprio all'elettorato del centrosinistra. Può essere pure che dalle stanze delle segreterie si arrivi alla fine a sposare la soluzione più o meno unitaria di facciata. Ma c'è una parte molto consistente di elettori ed elettrici che dice chiaramente che non voterà mai il candidato vincente alle primarie. E non è un fatto personale, crediamo, ma proprio una visione profondamente diversa sugli orizzonti immediati e a medio termine della politica siciliana. E' una fotografia strappata a metà dagli stessi elettori. Sin da subito i leader democratici vincenti, sventolando scompostamente le decine di voti in più, hanno chiesto la testa del segretario nazionale. Come se da Roma venisse il problema, il virus contaminante. Storia vecchia. Come sempre, le cose non stanno così. Il problema è tutto siciliano. I paragoni con le primarie svoltesi a Genova, Milano, Napoli o Cagliari sono fuori luogo. Perché quelli che oggi rimproverano al segretario nazionale l'imposizione di una candidatura, sono gli stessi che nel 2008, alle regionali, fortissimamente vollero il bollo ufficiale di Roma sulla candidatura di Anna Finocchiaro alla presidenza della regione. Senza passare dalle primarie, che pareva male, e poi perdendo in modo molto più disastroso di come oggi Giuseppe Lupo viene sconfitto alle primarie. Eppure, sono ancora lì a dare le carte. Non scherziamo. Dei problemi del PD siciliano non è Bersani il colpevole. Cosi come, guardando a tutto il centrosinistra, è inutile tirare nella bagarre Di Pietro o Vendola. E qui che la questione va risolta, andando alla fonte del problema, senza isterismi e senza ipocrisie. Spiegando chiaramente al corpo elettorale cosa si vuole fare. Se le strade delle due parti in causa si divaricheranno ne prenderemo atto subito. Inutile affidare, nuovamente, al segreto dell'urna delle elezioni di primavera lo sbrogliamento della matassa. Così come capiremo le eventuali ragioni comuni, se ci sono, che potrebbero sostenere la continuazione di un percorso. Comprendiamo che una campagna elettorale è il momento sbagliato per fare questi ragionamenti. Ma il tempo passato è stato male utilizzato e ormai il muro è davanti a tutti. Ma si lasci perdere Roma. I partiti, a livello nazionale, avranno tanti problemi. Ma in questo caso non c'entrano proprio nulla.