giovedì 12 dicembre 2019

Quelli che vedono i muretti di Mondello e non le montagne e il pontile mai nato di Romagnolo.

La Repubblica Palermo – 11 dicembre 2019
L’attenzione strabica dei palermitani per il loro mare
Francesco Palazzo

A Mondello si è sviluppata una protesta operativa, fatta anche di manifestazioni sul posto, su un muro provvisorio — ma pare che sarà rimontato in estate — che ostacola la veduta di un tratto di mare. Che ci sia un controllo da parte dei cittadini, per mettere in evidenza ciò che non si ritiene adeguato o bello, è cosa buona. Questa attenzione però riguarda tutto il fronte mare palermitano? Se paragoniamo la blasonata costa nord e la sorellastra costa sud meno fortunata (ma il destino dei luoghi lo creano gli umani), notiamo una bella differenza. Non c’è stato, ad esempio, nessun movimento di opinione pubblica simile per le sorti del pontile in legno costruito a poca distanza dall’ospedale Buccheri La Ferla, nel luogo che ospitò un famoso lido. Non si voleva chiudere lo sguardo, in questo caso: tutt’altro. Se le procedure fossero andate nel giusto verso, avremmo una prospettiva invidiabile sul golfo e una passeggiata a ridosso del mare molto suggestiva. Ma oggi siamo davanti a un obbrobrio, sequestrato e recintato dalla forza pubblica per due volte, l’ultima a inizio mese. Una chiusura che somiglia a un muro, seppure innalzato per motivi di sicurezza. Una struttura che avrebbe valorizzato la costa sud sta finendo i suoi giorni in silenzio, senza essere mai stata utilizzata. È stata incendiata e vandalizzata più volte, giace in stato di abbandono. Corretto prestare attenzione a quanto allontana la nostra vista dal mare, ma dovremmo difendere tutto ciò che muro non è. Anche se sorge in un luogo che non ha i quattro quarti di nobiltà di Mondello. Non manca nel quartiere la sensibilità verso la cura e la promozione dei luoghi. Nel mese scorso è nata la Pro Loco Romagnolo. Ma ci vorrebbe anche il coinvolgimento di altri pezzi di città. Più in generale, il punto è che le due aree, Mondello e costa sud, hanno conosciuto storie ambientali molto diverse. La borgata marinara piena di liberty, meta di palermitani e turisti, da zona paludosa è diventata un luogo verso il quale la parte più agiata della città ha puntato gli occhi. La costa sud, che un tempo aveva un mare di eccellente qualità e un litorale da sogno, è divenuta durante il sacco di Palermo una discarica. Altro che muri ad altezza umana: si sono generate delle montagne, chiamate "mammelloni". La mobilitazione per Mondello, e il silenzio verso questo altro pezzo di costa da parte della stessa opinione pubblica, corrispondono a tale stato di cose, ormai dato per assodato. Difficile sperare, una volta archiviata la mobilitazione a Valdesi, che le stesse sensibilità si rivolgano, come simbolo di tutta la costa sud, verso il pontile di Romagnolo. Che non è mai nato ed è quasi morto.

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