La Repubblica Palermo – 11 dicembre 2019
L’attenzione strabica dei palermitani per
il loro mare
Francesco Palazzo
A Mondello si è
sviluppata una protesta operativa, fatta anche di manifestazioni sul posto, su
un muro provvisorio — ma pare che sarà rimontato in estate — che ostacola la
veduta di un tratto di mare. Che ci sia un controllo da parte dei cittadini,
per mettere in evidenza ciò che non si ritiene adeguato o bello, è cosa buona. Questa
attenzione però riguarda tutto il fronte mare palermitano? Se paragoniamo la
blasonata costa nord e la sorellastra costa sud meno fortunata (ma il destino
dei luoghi lo creano gli umani), notiamo una bella differenza. Non c’è stato,
ad esempio, nessun movimento di opinione pubblica simile per le sorti del
pontile in legno costruito a poca distanza dall’ospedale Buccheri La
Ferla, nel luogo che ospitò un famoso lido. Non si voleva chiudere lo sguardo,
in questo caso: tutt’altro. Se le procedure fossero andate nel giusto verso,
avremmo una prospettiva invidiabile sul golfo e una passeggiata a ridosso del
mare molto suggestiva. Ma oggi siamo davanti a un obbrobrio, sequestrato e
recintato dalla forza pubblica per due volte, l’ultima a inizio mese. Una
chiusura che somiglia a un muro, seppure innalzato per motivi di sicurezza. Una
struttura che avrebbe valorizzato la costa sud sta finendo i suoi giorni in
silenzio, senza essere mai stata utilizzata. È stata incendiata e vandalizzata
più volte, giace in stato di abbandono. Corretto prestare attenzione a
quanto allontana la nostra vista dal mare, ma dovremmo difendere tutto ciò che
muro non è. Anche se sorge in un luogo che non ha i quattro quarti di nobiltà
di Mondello. Non manca nel quartiere la sensibilità verso la cura e la
promozione dei luoghi. Nel mese scorso è nata la Pro Loco Romagnolo. Ma ci
vorrebbe anche il coinvolgimento di altri pezzi di città. Più in generale, il
punto è che le due aree, Mondello e costa sud, hanno conosciuto storie
ambientali molto diverse. La borgata marinara piena di liberty, meta di
palermitani e turisti, da zona paludosa è diventata un luogo verso il
quale la parte più agiata della città ha puntato gli occhi. La costa sud, che
un tempo aveva un mare di eccellente qualità e un litorale da sogno, è divenuta
durante il sacco di Palermo una discarica. Altro che muri ad altezza umana: si
sono generate delle montagne, chiamate "mammelloni". La mobilitazione
per Mondello, e il silenzio verso questo altro pezzo di costa da parte della
stessa opinione pubblica, corrispondono a tale stato di cose, ormai dato per
assodato. Difficile sperare, una volta archiviata la mobilitazione a Valdesi,
che le stesse sensibilità si rivolgano, come simbolo di tutta la costa sud,
verso il pontile di Romagnolo. Che non è mai nato ed è quasi morto.
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