mercoledì 29 settembre 2021

Porticciolo di Sant'Erasmo, fateci guardare il mare e non gli stigghiolari e le auto parcheggiate

                                               Repubblica Palermo – 29 settembre 2021

Restituiamo a tutti la visuale del porticciolo di Sant’Erasmo

Francesco Palazzo


 Quando si valorizza e si recupera un sito occorre non dimenticare l’ultimo colpo di pennello. Che, almeno nel caso in questione, è pure il più semplice da apporre. Mi riferisco al porticciolo di Sant’Erasmo. Un luogo che si stava perdendo e che invece è stato in maniera sapiente e lodevole ricondotto ad una fruizione intelligente, moderna, ancorché conservativa. Sono state pure eliminati i due fastidiosi, per la vista, distributori di carburanti. Solo che passando con l’auto dalla strada o semplicemente volendo osservare lo specchio di mare dall’altra parte della piazza, che per inciso andrebbe tutta liberata, non si vedono che auto parcheggiate e posti di ristoro mobili. Insomma, viene tolto alla vista il punto più bello del porticciolo, quello che tocca più da vicino la città e permetterebbe un punto di osservazione incantevole. In fondo si tratta di una cinquantina di metri, forse meno, che potrebbero essere interdetti a tutti da un banalissimo divieto di sosta. Che ovviamente dovrebbe essere fatto rispettare. Cosa che a Palermo come sappiamo poche volte accade. Perché se è vero che nessuno parcheggia in Via Libertà, è pacifico che nei dintorni e in tanti altri luoghi centrali e periferici del capoluogo i divieti di sosta non vietano nulla. Tuttavia, con altri siti si è riusciti a Palermo ad inibire il parcheggio. Ricorderete cos’era la via che costeggia Palazzo dei Normanni e conduce a Corso Vittorio Emanuele. Il regno delle auto e del parcheggio abusivo. Adesso è deserta. Segno che quando si vuole, si può. Con quella che viene definita pomposamente, ma alle parole sarebbe meglio far seguire o precedere i fatti, la costa sud, che un tempo non molto lontano era un lungo stupendo tratto di mare, si è voluto, e dunque potuto, poco. Ma con il porticciolo di Sant’Erasmo si è agito in maniera diversa. E dunque basta, basterebbe, un non trascendentale, ma deciso, magari accompagnato da un sistema di videocamere, divieto assoluto di sosta sul fronte mare. Anche considerando che nei dintorni c’è dove lasciare i mezzi o stazionare per vendere cibo e bevande senza oscurare il punto più interessante, dove il mare s’infila nella città, del porticciolo. Ripetiamo, sono poche decine di metri, più o meno dal punto in cui sorgeva l’ultimo distributore di carburante fatto sloggiare, al punto dove stazionava lo scheletro di una seconda stazione di servizio. Ho segnalato più di una volta durante incontri pubblici la cosa, alla presenza di qualche esponente di giunta e di rappresentanti del consiglio di circoscrizione. Ma sinora nulla. La misura si può attuare rapidamente ed è pure, vista l’esposizione del luogo, facile il controllo. Ce la possiamo fare.

 

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