Palermo Today - 1 febbraio 2025
"L'abbaglio, l'unità d'Italia e la disillusione della Sicilia"
Francesco Palazzo
https://www.palermotoday.it/social/segnalazioni/l-abbaglio-o-i-nostri-sbagli-dall-unita-a-oggi.html
L'abbaglio è un film godibile, ben scritto, girato e interpretato. L'ho visto a Palermo in una delle sale attigue al Centro Commerciale Forum. Quello su cui si può discutere è il legittimo e chiaro, dal mio punto di vista ovviamente, impianto del film. Sullo sfondo c'è sin dal titolo, L'abbaglio appunto, ma poi è un'idea sviluppata nel film, la disillusione della Sicilia sul progetto unitario e quella storica, antica, dei siciliani, per quanto promesso e non ottenuto da invasori vari. Come se il nostro destino di siciliani, direi di meridionali, fosse quello, oramai scritto per sempre nella pietra della storia passata, presente e futura, di attendere di essere plasmati da eventi esterni a noi. Tutto ciò si porta dietro una stringente diretta conseguenza. La colpa di quello che siamo è sempre di altri. Non una nostra precisa responsabilità di cittadini e cittadine che, dall'unità d'italia a oggi, non hanno saputo costruire una storia diversa. Soprattutto guardando a oggi, al contemporaneo, al quotidiano. Non possiamo più, nel 2025, e purtroppo ciò avviene ad esempio nel dibattito riguardante l'autonomia differenziata, pensare di essere i "mischini" che subiscono da altri. Da Roma, dal nord o dal destino cinico e baro. Anche perché, ad esempio, l'autonomia bella spinta l'abbiamo avuta per primi nella storia repubblicana, ancor prima della costituzione. Cosa ne abbiamo fatto? Ben poco. Se altri un domani, ammesso e non concesso che l'autonomia differenziata si farà davvero, riuscissero a utilizzare l'autonomia meglio di noi, per quale motivo dovremmo lamentarci se altri riusciranno a fare, bene, quello che noi abbiamo fatto male? Sopra ho scritto il posto dove ho visto il film per un motivo. Andando via mare verso il Forum abbiamo attraversato la costa sud o di levante. Dove il mare non c'è più da tempo anche se da decenni si parla, ma sinora solo parole, del recupero di tale tratto lunghissimo e bellissimo di costa. Sino agli anni 60 del 900 il mare c'era e portava pure tanta ricchezza economica. Negli ultimi anni invece non si è riusciti neppure a risolvere la questione legata ad un semplice pontile sul mare. Salendo verso il Centro Commerciale intravediamo le case popolari (messe lì negli anni in cui il mare veniva abbandonato) dello Sperone. Che è diventato una delle piazze di spaccio più importanti del meridione. Al posto del mare la droga. Con chi prendercela? Con l'unità d'italia, con gli altri, il nord, Roma, i poteri forti? Oppure l'abbaglio è in cio che (non) siamo stati e siamo come cittadini, come popolo, che vota e che dovrebbe curare il bello ed economicamente valido? La mafia è figlia dell'abbaglio targato unità d'italia o dopo quasi 170 anni una nostra ed esclusiva colpa? I nostri figli e nipoti che vanno via, desertificando le nostre case e le nostre città, sono i prodotti dell'abbaglio storico o un fallimento di una società che non ha saputo e non sa creare sviluppo, economia sana? Non nel lontano1861 ma nel 2025. Se un film ti serve a pensare criticamente alla tua storia, è un ottimo prodotto culturale anche se dissenti. L'unità d'Italia non è stata un abbaglio. Ma l'apertura alla modernità, alla democrazia e alla legalità. Così come, aggiungo, non lo è un abbaglio l'unione europea. Bisogna vedere cosa fai dentro la storia. Ci sono regioni italiane che dal punto di vista produttivo sono al pari della più fiorente economia europea. La Sicilia e tutto il meridione no, tranne isolate eccezioni. Piuttosto che ritenere un abbaglio il passato dobbiamo renderci conto che, se lo è stato, è colpa nostra. Non dei processi storici, non degli invasori, non della sfortuna. Ed è sempre dipeso da noi nel passato, e così è nel presente e sarà nel futuro, quello che siamo e quello che potremo essere. Le auto che vediamo a Palermo in seconda e terza fila, e non a Bologna o a Milano o a Parma, per parlare di cose che viviamo sempre appena usciti da casa, non provengono da cose passate, ma sono frutto dell'inciviltà che non vogliamo affrontare. Uno dei tanti autoabbagli, nel calcio si chiamano autogol, dai più piccoli ai più grandi, per i quali troviamo sempre giustificazioni appese al nulla. Come quella che porta alcuni, perché tantissimi siciliani, calabri e abitanti di altre regioni lo vogliono, a rifiutare la modernità del ponte sullo stretto. Ma secondo voi, se tra le due sponde ci fossero l'Emilia Romagna e la Toscana il ponte non l'avrebbero chiesto a gran voce già da tempo? Ecco, forse un giorno dovremo pensare a un film avente come titolo Lo sbaglio. Anzi al plurale, Gli sbagli. Per capire e interrogarci sino in fondo sulle nostre responsabilità storiche e attuali. Non per crogiolarci in esse, ma per finalmente provare a superarle.
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