giovedì 23 ottobre 2025

Palermo Modena, con le grandi i rosanero segnano sinora il passo

 ROSALIO

19 Ott 2025

Francesco Palazzo

Barbera e dintorni, il Palermo contro il Modena conferma le difficoltà con le grandi

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Il Modena, nella prima partita con una squadra di livello, conferma che il primo posto, che adesso tocca quota 18 punti, è più che meritato. Il Palermo conferma invece un’altra cosa. Con le squadre di livello va sistematicamente in grande affanno.

È accaduto tre volte in casa con Frosinone, Venezia e oggi con il Modena e una volta fuori casa con il Cesena. Al momento basta per essere secondi ma queste quattro partite, con tre pareggi in casa, più di qualche dubbio lo lasciano per il prosieguo del torneo. Insomma, tutto quello che nelle partite più semplici del campionato ha luccicato tra i rosa, non era tutto oro e oggi lo si è compreso molto bene per la quarta volta. Una cosa che succede quattro volte in poche partite è un segnale da cogliere. Sia in termini di gioco da rivedere che di rafforzamento in sede di mercato non appena sarà possibile.

Oggi poteva finire male con una sconfitta, che non sarebbe stata immotivata e immeritata, visto il deludente secondo tempo dei rosa. Il fischio finale è stato infatti accolto con un sospiro di sollievo dai quasi trentatremila spettatori che oggi pomeriggio inondavano il Barbera.

All’uscita, ancora una volta, diversi grossi mezzi della Rap, oltre ai venditori abusivi di bevande e gadget vari dei rosanero, messi a sbarrare la strada dove stanno uscendo migliaia di persone verso oiazza Giovanni Paolo II. Un concetto di sicurezza forse da rivedere leggermente.

In tribuna autorità c’erano i familiari del giovane Paolo Taormina, che è stato ucciso a Palermo durante una serata nel cuore della movida. Scene toccanti, così come le parole sentite (Paolo vive) e gli striscioni (Paolo è figlio di Palermo e vive con noi, si leggeva in uno) delle curve. Certo, come sia possibile stigmatizzare la violenza, verbale o fisica che sia, e poi fischiare a più non posso i nomi della formazione avversaria quando scorrono a inizio partita, ululare contro i tifosi avversari, gridare «chi non salta insieme a noi cos’è un catanese pezzo di merda», lanciare la classica parola offensiva palermitana (suca) durante il rinvio del portiere avversario, è un processo mentale abbastanza singolare e tutto da spiegare. La violenza va spenta innanzitutto nel processo verbale e nelle teste.

La prossima i rosanero la giocano a Catanzaro, squadra al momento vicina alla zona bassa della classifica. Si torna al Barbera con il Monza, che invece al momento, con 14 punti, è dietro i rosanero di soli due punti e lo scorso campionato era in serie A dove è rimasto tre anni.

Vedremo se la squadra di viale del Fante riuscirà a risolvere questa difficoltà con le squadre più quotate e a mettersi con sicurezza in pole position nel torneo cadetto. Cosa che quest’anno viene data per fatta. Ma il pallone è rotondo e nulla nella vita è più incerto delle sicurezze assolute.

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