Il Mediterraneo 24
17 Ottobre 2025
Dallo Zen al cuore di Palermo: Vivi Sano, la rete che semina bellezza e riscatto
Francesco Palazzo
Allo Zen, tra le aule della scuola Falcone, l’associazione Vivi Sano ha mosso i primi passi più di dieci anni fa. Oggi gestisce spazi di inclusione e rinascita come il Parco della Salute al Foro Italico, il Parco dei suoni, la Casa delle Ninfee al Giardino Inglese e il nascente Centro Sportivo Educativo Paolo Borsellino
PALERMO. L’appuntamento è all’Istituto Ciechi di Palermo, una spettacolare struttura lasciata dai Florio dalle parti di Via Montepellegrino. Mi chiedo cosa stiamo lasciando noi a chi verrà dopo. Trovo un ambiente quasi svizzero e tanti giovani uomini e donne diversamente abili che fanno attività ginnica seguiti da assistenti. Una ragazza allaccia le scarpe a un disabile, pacca sulla spalla e si ricomincia. Poi c’è Ibrahim, detto DJ, un ragazzo arrivato dal Senegal con uno dei tanti sbarchi che mi accoglie all’ingresso e mi accompagnerà fino alla fine. Questa è una delle sedi operative dell’Associazione Vivi Sano, ente del terzo settore che opera sul territorio dal 2013.
Daniele Giliberti, che ne è il presidente, mi dice che all’inizio erano una ventina, tra i quali diversi professionisti a voler rappresentare la società civile, oggi l’Associazione conta sessanta associati. Questo ospitato presso l’Istituto dei ciechi lo hanno chiamato il Parco dei suoni. Si occupano del potenziamento delle autonomie e dello sviluppo delle abilità sociali delle persone con disturbi del neurosviluppo e deficit neurosensoriali. Giliberti mi fa vedere in fondo un muro. Mi racconta che tra poco si abbatterà.
Si sta per completare, a due passi da Via D’Amelio, dove il magistrato Paolo e la sua scorta trovarono la morte per mano (solo?) mafiosa, il Centro Sportivo Educativo Paolo Borsellino. A luglio è stato inaugurato il murale che ritrae Paolo Borsellino anche in un momento di svago, l’immagine dell’auto usata per l’attentato e un bambino che raffigura Borsellino da piccolo. Giliberti sottolinea, anche con riferimento all’ultimo terribile fatto di cronaca, che l’esperienze di civismo come la sua o di altre realtà palermitane devono servire per essere emulate da altri cittadini. Buone pratiche da replicare.
L’associazione Vivi Sano, continua il presidente, tra il 2013 e il 2016 ha lavorato allo ZEN nella Scuola Falcone e da anni si occupa di interventi di prevenzione e contrasto delle dipendenze patologiche. Dal 2018 lavora con docenti e alunni all’uso consapevole di smartphone e device e a progetti, regionali e nazionali, sulle dipendenze da sostanze. Uno di questi è condiviso con associazioni di Milano. C’è anche un’attenzione verso l’emergenza crack in città. “Stiamo svolgendo un progetto regionale con l’Associazione La casa di Giulio, che opera a Ballarò, con incontri di sensibilizzazione sui rischi che comporta l’assunzione di sostanze psicotrope”.
Contro le dipendenze i luoghi di socializzazione sono finalizzate alla pratica di attività sane. Parliamo anche dell’esperienza forse più conosciuta dell’Associazione, il Parco della Salute del Foro Italico, che quest’anno compie 10 anni. Qualche anno fa è stato oggetto di un incendio doloso. “Quello che mi ha colpito, dice Daniele, è che in risposta ad una gara di solidarietà in pochi giorni sono stati raccolti cinquantamila euro: 25 mila li abbiamo utilizzati per rialzarci, il resto lo abbiamo dato ad altre realtà che hanno vissuto episodi simili”.
Da maggio scorso è attiva dentro il Giardino Inglese, adesso Parco Piersanti Mattarella, La Casa delle Ninfee, come è scritto nella brochure “un autentico scrigno di storia, arte e natura”. La serra, progettata a metà ottocento da Giovan Battista Basile nel corso degli anni è stata vandalizzata. È stata affidata all’Associazione Vivi Sano, la quale, con una raccolta fondi largamente partecipata, l’ha fatta rinascere a nuova vita. Giliberti chiarisce i dettagli delle collaborazioni e dell’uso attuale. “Hanno dato una mano tanti sostenitori e lo Studio di Architettura Provenzano in condivisione con gli Uffici della soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo. Per la parte botanica abbiamo avuto il supporto dell’Orto Botanico di Palermo che aveva collaborato alla realizzazione del giardino delle alofite mediterranee al Parco della Salute. La serra oggi viene gestita insieme a sei giovani con disabilità intellettive che curano la parte botanica seguiti da un terapista”.
Ma non fanno solo questo. Hanno mappato venti stazioni di visita del Parco Mattarella e della dirimpettaia Villa Falcone Morvillo per una completa visita guidata dei due siti. Fanno da ciceroni alle scolaresche. Daniele Giliberti ci racconta un fatto accadutogli proprio a ridosso dell’uscita secondaria del Parco Mattarella fu Giardino Inglese. “Il 17 maggio del 2021, mentre erano in corso i lavori per il recupero della serra, sento trambusto proveniente dalla strada. Era appena stata investita Ghendy, Gandolfa Ilarda, catechista e aderente all’Azione Cattolica. Ho avuto modo di tenere le sue mani negli ultimi minuti della sua vita. E credo che le cose non capitino per caso. Il vicepresidente dell’Associazione Vivi Sano è il Presidente nazionale di Azione Cattolica”. Ora nella serra del Basile recuperata uno spazio è stato intitolato proprio a Ghendy.
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