venerdì 8 gennaio 2010

Baci vietati e la bufala dell'influenza

CENTONOVE
Settimanale di Politica, Cultura, Economia
8 1 2010 - n. 1 - Pag. 55
INFLUENZA, FUNERALI CON DIVIETO
Francesco Palazzo

Anche se molti avevano avvertito che era tutta una bufala, si temeva lo stesso che il picco dell'influenza suina potesse verificarsi intorno alla fine del mese e dell’anno. Niente da fare, sinora calma piatta. Vedremo cosa accadrà nei mesi più freddi. E dire che per gli abitanti di Favara il coprifuoco è iniziato il 10 dicembre. L’ordinanza dell'amministrazione comunale, supponiamo ancora in vigore, vieta, per scongiurare la trasmissione del virus, baci, abbracci e strette di mano durante i funerali, sia presso la casa dei defunti che dentro il cimitero. Abbiamo appreso della cosa prima che il provvedimento entrasse in funzione. Ma, ci chiediamo, la disposizione sta trovando applicazione? Perché dalla penna di un sindaco può uscire di tutto, come la multa alla dirigente scolastica di Chiusa Sclafani, rea di non avere appeso il crocifisso a scuola. Ma poi occorre misurare gli effetti, dalla carta alla vita, di queste iniziative. La moltiplicazione dei registri, al fine di evitare contatti fisici, dove segnalare il proprio cordoglio, è indiscutibilmente adeguata. Purtroppo la perentoria prescrizione lascia drammaticamente scoperte altre fonti di contagio. Per i siciliani la “vasata” non è certo praticata nei soli frangenti di dolore. Ci sono tanti altri momenti in cui i baci, gli abbracci, le strizzate corporee sino a farsi male, si sprecano. Basta pensare a matrimoni, battesimi, cresime, prime comunioni, compleanni. L’amministrazione di Favara non poteva pensare a tutto. Altri primi cittadini, se il virus dovesse ripensarci e presentarci il conto nei primi mesi del 2010, dovranno coprire gli eventi, questa volta lieti, in cui un certo numero di persone viene a stretto contatto. Certo, bisognerà prepararsi ad affrontare qualche attimo d’imbarazzo. Prendete il rito matrimoniale. Nel momento in cui il sacerdote dice agli sposi di baciarsi, ecco il sacrestano che passa il registro ove trasferire lo schioccare del bacio non dato. Non sarebbe un buon inizio. E all’uscita della chiesa, o in sala, come si potrebbe fare per scansare le veementi manifestazioni d’affetto e le palesi felicitazioni? Un problema. Non parliamo, poi, delle statue dei santi, presenti in massa nelle chiese cattoliche. E' tutto un bacia-bacia promiscuo, il rischio contaminazione è altissimo. In questo caso, se qualche sindaco si facesse venire la felice idea di impedire le manifestazioni d'affetto verso i simulacri, sappia che rischia l’incidente diplomatico con uno stato straniero. Restando, per il momento, a Favara, ci si può chiedere come stanno agendo la polizia municipale e le forze dell’ordine, incaricate dell’esecuzione dell’ordinanza funebre. Immaginiamo pedinamenti sotto copertura nei dintorni della casa del soggetto passato a miglior vita, intercettazioni ambientali per incastrate i più esperti nella baciata a tradimento, nell’abbraccio furtivo, nella stretta di mano lampo. Poi si devono sorvegliare i camposanti. Vigili urbani con occhiali scuri, vestiti in borghese, all’ombra dei cipressi, che spiano i movimenti di chiunque intenda avvicinarsi per avvinghiare la vedova con la tripla infrazione. Stretta di mano iniziale, bacio d’ordinanza e abbraccio finale. Sarà una fatica immane interporre, tra il desiderio del contatto fisico e il corpo dolorante della signora, proprio all’ultimo momento, un bel registro immacolato su cui far scorrere l’inchiostro del dolore. Se si vuole evitare il parapiglia, si può procedere a funerali notturni e strettamente privati. Pubblicizzando discretamente le dipartite a cose fatte e dispensando, ovviamente, altrimenti saremmo punto e a capo, dalle visite. Oppure si può riproporre la visione degli ultimi minuti di Nuovo Cinema Paradiso. Il protagonista ha la possibilità di vedersi, uno dietro l’altro, tutti i baci che la censura del prete aveva fatto tagliare. Uno spezzone di pellicola di una bellezza unica e liberatoria. Perché i baci negati, più che scongiurare l’influenza, fanno male alla vita. Molto più di un termometro che segna un’alta temperatura.

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