venerdì 7 maggio 2010

Come è facile prenotare una TAC

LA REPUBBLICA PALERMO – VENERDÌ 07 MAGGIO 2010
Pagina XV
L´odissea di un cittadino nella sanità riformata
Francesco Palazzo

Sì, va pure bene la riforma della sanità, di cui è appena stato festeggiato il primo genetliaco. Anche se ancora è presto per vedere i risultati e spegnere candeline. Ma mettete che un anziano debba, oggi, prenotare una Tac e decida di farlo contattando la nuova azienda Villa Sofia-Cervello. Prova a telefonare al numero che gli hanno dato, dopo alcuni giorni capitola, non riesce a mettersi in contatto. Forse con la mano tremante sbaglia a comporre il numero, oppure l´ha scritto male. Passa al piano d´emergenza. Consistente nel chiamare il figlio, quello studiato, affinché affronti la delicata questione. E il figlio, giovane e aitante, pensa sia una bazzecola. Prova, in giorni diversi, a fare tre volte il numero del centro di prenotazioni di Villa Sofia. Non si formalizza, in fondo ha fatto centro al terzo tentativo, manco Miccoli ha questa media. Solo che il Cup, che è il centro unico per le prenotazioni, proprio unico non è. Perché, dicono, che la tac va prenotata chiamando la radiologia. Non c´è problema. Una voce ti dice che telefonicamente non si può, occorre presentarsi lì, di mattina, con la prescrizione e prenotare di persona personalmente, come direbbe quel personaggio del commissario Montalbano. Cosicché, bisogna recarsi due volte presso il nosocomio. Una volta per fissare la data, un´altra per effettuare l´esame. Per un anziano solo e sofferente, non è una passeggiata. Certo, il figlio può prendersi un permesso dal lavoro per andare a prenotare. Si tratta di prendere l´auto, intasare ancora di più la città, consumare carburante, spendere soldi per il posteggio, quando tutto si potrebbe risolvere con una telefonata. O, sia detto senza offesa, per via telematica. Si prova a cambiare direzione rivolgendosi al Cervello, l´altro partner della fusione. Può essere che telefonicamente si riesca a risolvere. Occorre, per inciso, rilevare che è incomprensibile come ancora non vi sia un numero unico di prenotazione all´interno della stessa azienda, ma ben tre, anzi quattro come poi scopriremo. O forse di più. Pensa che, pure in questo caso, occorra chiamare la radiologia. Sta scherzando?", rispondono. Da loro, diversamente da Villa Sofia (ricordiamoci sempre che sono da mesi la stessa azienda) è il Cup che prende anche le prenotazioni per le Tac. Bene, anche questo ulteriore numero viene segnato. Ma non è quello vincente. Si torna sul sito dell´azienda e si prende il numero lì indicato. Risponde una voce professionale: "Sono N. come posso esserle utile"? Gratificante, ma non può risolvere il problema. Bisogna chiamare il call center del Cervello, dice, informandoci che il tempo d´attesa per l´esame è di due settimane. Il call center lavora dalle 8 e 30 alle 17. Lui è in gamba e da una dritta. Meglio non chiamare prima delle 14 e 30, si rischia di fare un buco nell´acqua. Cosa facilmente riscontrabile. A questo punto si verifica se alla radiologia di Villa Sofia, con cui almeno può esserci un contato fisico, i tempi sono gli stessi del Cervello. Siamo nell´ultima settimana di aprile. Ebbene, se la Tac è senza mezzo di contrasto se ne parla a fine maggio, informano, se ci vuole il mezzo di contrasto si deve attendere un mese. Non si capisce la differenza, in entrambi i casi sempre di un mese di attesa si tratta. Ma non è il caso di insistere più di tanto. Ora rimane la scelta. Continuare a chiamare il call center del Cervello, dopo le 14 e 30, o recarsi con il corpo e lo spirito a Villa Sofia? Si opta per la seconda soluzione. Il primo sabato mattina, unico giorno libero, il giovane figlio va alla radiologia generale di Villa Sofia. L´addetto è attonito. Non è lì che si prenota, lo sanno tutti. Loro fanno solo gli esami. «Occorre recarsi alla radiologia di geriatria». Altra rampa di scale, consulto rapido, sotto la pioggia, con almeno tre operatori sanitari e finalmente ci s´introduce nella stanza giusta. C´è una signora che pare aspetti te. Rapida e premurosa. Tutto si risolve in meno di un minuto. L´esame è per i primi di giugno. Missione compiuta. C´è solo un piccolo strascico. Occorre, il giorno dell´esame o anche prima, ma bisognerebbe impiegare un´altra mattina, bollare la ricetta passando dallo sportello apposito. Si prospetta, quindi, una bella coda. Ma questa è un´altra storia.

Nessun commento:

Posta un commento