venerdì 3 dicembre 2010

I protestanti con la valigia in mano

LA REPUBBLICA PALERMO - VENERDÌ 3 DICEMBRE 2010
Pagina XXIII
LA SANATORIA DEI PRECARI E IL FUTURO DEGLI STUDENTI
Francesco Palazzo

Forse gli studenti siciliani che protestano e occupano, non sanno che qualche risposta definitiva ai loro dubbi, circa il futuro che li attende, l´ha già data la politica regionale. Probabilmente, tra un´assemblea e un´autogestione, non leggono i giornali e nessuno gli spiega come stanno le cose. Eppure i numeri sono abbastanza chiari. Il governo regionale vuole stabilizzare i 22.500 precari degli enti locali, a dicembre cominceranno a firmare i contratti a tempo indeterminato i 4.800 che prestano servizio negli uffici della Regione, sono già stati collocati quasi tutti i 3.300 ex-pip che il governo regionale ha disseminato un po´ dappertutto, infine si apre pure un portone per i lavoratori a tempo determinato in servizio in tutti gli enti collegati alla regione o sottoposti alla sua vigilanza. E in quest´ultimo caso Dio solo sa quale numero potrebbe uscirne fuori. Che migliaia di lavoratori, la massima parte non qualificati, non costeranno niente alla casse pubbliche, è ovviamente una bella battuta. È evidente che trentamila stipendi implicano un forte impegno per le già claudicanti casse della Regione e degli enti locali. Sarebbe perciò corretto che qualcuno svelasse agli studenti cosa comporterà tutto questo. Per gli enti locali significherà, per i prossimi decenni, stringere ancora di più la cinghia, cioè tagliare servizi essenziali, e bloccare le assunzioni. Stessa operazione dovrà farla la Regione, che in realtà già la attua da tempo. Il messaggio per gli studenti siciliani è il seguente. Studiate pure. Quando, e se, arriverete alla fine del vostro percorso scolastico, badate bene di aver già bella pronta la vostra valigia. Mettete dentro la vostra borsa l´iPhone, l´iPad, i master, il poderoso impegno economico sostenuto negli anni dalle vostre famiglie e andate via. Andate via perché noi abbiamo dovuto garantire tutto il precariato che abbiamo creato per farci le nostre campagne elettorali. Ognuno di noi ce ne ha messo un pezzo, dichiarando solennemente che "da oggi non faremo un solo precario in più". Che è come dire non si faranno più prigionieri. E invece i prigionieri li hanno fatti. E sono proprio i ragazzi e le ragazze che perdono ancora tempo sui libri. Sono prigionieri della loro terra. Presto dovranno abbandonarla portando altrove tutta l´immensa ricchezza, quantitativa e qualitativa, che è l´inestimabile somma di migliaia e migliaia di percorsi formativi. Ecco, qual è la vera notizia, cari giovani che protestate. Qui c´entra poco la Gelmini, l´autonomia della scuola e tutti i giusti problemi che in questi giorni state sollevando per le strade della Sicilia. Capirete tutto ciò tra qualche anno. Quando sarete sulla scaletta di qualche aereo che vi porterà via chissà dove. Non c´è dubbio che tra le tante riforme sbandierate, questa funzionerà a dovere. Chissà se coloro che oggi plaudono entusiasti a questa stabilizzazione di massa, che chiude le porte a tantissimi giovani e apre sempre più il rubinetto dell´emigrazione giovanile con la laurea in tasca, riflettono abbastanza su quello che dicono. Nel frattempo negli uffici pubblici entrano ultra quarantenni che non sanno neanche accendere un pc e non trovano spazio ventenni freschi di laurea e di competenze. Come se non bastasse, non spendiamo i fondi europei e non creiamo quindi le condizioni di sviluppo, tagliando pure questo ramo alle giovani generazioni. Tanto che i funzionari della Commissione europea devono farci la lezioncina sulla differenza tra il pesce e la canna per pescare. Ma dai megafoni dei nostri ragazzi questa autentica tragedia che si sta consumando ai loro danni non esce fuori. Talvolta, fare due più due è davvero complicato. Intanto, sui pennoni dei palazzi del potere siciliano sventola la bandiera autonomista. Sai quanto saranno contenti gli studenti di rivederlo, quel vessillo, quando da professionisti in giro per l´Italia e per il mondo lo rivedranno nel periodo di ferie estive.

2 commenti:

  1. Se lo legge mio figlio Riccardo, studente di ingegneria energetica disperato per i tagli della Gelmini, si suicida...

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  2. Wow! Grazie! Ho sempre voluto scrivere nel mio sito qualcosa di simile. Posso prendere parte del tuo post sul mio blog?.

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