REPUBBLICA PALERMO - SABATO 24 DICEMBRE 2011
Pagina XXIII
NELL´ISOLA PEDONALE SENZA VIGILI IL COMUNE ALZA BANDIERA BIANCA
Francesco Palazzo
Transenne o non transenne? E, soprattutto, chi le porta? I commercianti o il Comune? Non siamo all'altezza dell'essere o non essere scespiriano, ma il dilemma della chiusura pomeridiana di un piccolo tratto di strada, decisa dall'associazione Centro commerciale naturale Politeama, Ruggero Settimo & dintorni, che va da piazza Ruggero Settimo all'incrocio di via Cavour, ci ha messo di fronte a questa assurda domanda. Mica parliamo di tempi eterni. Dal 17 al 23 dicembre e dal 2 al 7 gennaio. Undici giorni, se togliamo quelli festivi. E non undici giorni di ventiquattrore, ma di quattro ore. In tutto 44 giri d´orologio. Che gettano nel panico il Comune. Un giorno mette le transenne, un altro si appella alla carta scritta, il giorno successivo recupera per il rotto della cuffia. Adesso si cerca di porre rimedio. Vedremo se si arriverà sino al 7 gennaio senza altre sorprese. Per anni abbiamo detto, e scritto, che i commercianti della zona centrale della città sono restii a qualsiasi forma di limitazione del traffico. E, in effetti, abbiamo dovuto registrare parecchi irrigidimenti sull'argomento, in tempi anche recenti. Tanti buoni propositi, l´ultimo nell'ottobre del 2009, da parte del Comune si sono infranti come neve al sole sul niet dei commercianti. Le macchine prima di tutto. E adesso che loro si convincono, e ci hanno messo davvero tanto, e forniscono pure mezzi di trasporto per portare i palermitani nel salotto della città e un ticket per posteggiare gratuitamente, cosa fa il Comune? Invece di coinvolgere tutte le forze di cui dispone per incoraggiare questo deciso segnale di apertura di chi vive di commercio, scrive un´ordinanza che ha dell´incredibile. Un´ordinanza che, anche se verrà sostituita da nuove disposizioni ma solo sull´onda della protesta, è un esempio di come la burocrazia, invece di fare ponti d´oro all´iniziativa privata che non chiede stavolta finanziamenti, e quindi sperpero di risorse pubbliche, alza il muro della norma che disorienta e stupisce. Secondo quanto scritto dal Comune nell´ordinanza del 16 dicembre, l´organizzazione dei commercianti avrebbe avuto l´obbligo di curare a propria cura e spese il transennamento del tratto di strada interessato, quando basterebbero due vigili, a piedi, in moto, a cavallo, messi da un capo all'altro del breve spazio interessato. E non si dica che sono carenti gli addetti della polizia municipale. Perché, quando si vuole, il personale c´è. Ogni mattina vedo due vigili intenti a presidiare con cura strisce pedonali lunghe non più di cinque metri. Consentono di accedere a una scuola elementare in un quartiere residenziale di Palermo. Quando passo da lì, mi chiedo se per caso ogni giorno mettono due agenti nei pressi di ogni scuola elementare palermitana. Perché, se così è, non si capisce il motivo per cui, sempre nell'ordinanza, si chiedeva ai commercianti di vigilare con proprio personale i varchi di accesso della zona chiusa al traffico. Non solo. Il personale doveva essere costantemente visibile agli utenti, utilizzando abiti ad alta visibilità retroriflettente e rispettare tutte le disposizioni di legge, allo scopo di assicurare la salvaguardia della pubblica incolumità. Insomma, si chiedeva agli esercenti di mettere in piedi una squadra di vigilanza privata, fatta di volontari con gli occhi bene aperti. Perché qualsiasi danno arrecato a cose e persone sarebbe stato a loro carico. E non è finita. I commercianti dovevano pure consentire l´uscita dei veicoli «a passo d´uomo» dai passi carrabili autorizzati. Ma, a parte la pantomima sulle transenne, è questo un modo per incentivare in futuro simili iniziative? No, di certo. Già questo gruppo di imprenditori aveva pensato di esportare l´iniziativa anche in altri periodi dell'anno, tanto da far diventare la chiusura al traffico permanente. Ma forse hanno capito che si imbarcherebbero in un´avventura surreale. Bella e impossibile. Almeno sino a quando l´amministrazione comunale avrà una gestione politica così approssimativa.
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