Repubblica Palermo - 25 novembre 2017
MENO PREGHIERE PIÙ EDUCAZIONE ALLA SPIRITUALITÀ
Francesco Palazzo
Ragioniamo sul preside palermitano che ha tolto immagini sacre ed ha proibito le preghiere in classe. Le religioni sono aspetti importanti della vita, andrebbero fatte conoscere nelle scuole, evitando statue e preghierine, pratiche non consone al carattere laico dell'insegnamento. Già circa 25 mila docenti, pagati dallo Stato, insegnano religione cattolica. Questi, e ve ne sono tanti preparati, potrebbero rappresentare ai discenti le varie prospettive religiose, i modi con i quali esse si contaminano con la storia e la società. Anzi, si potrebbe pensare ad una disciplina che introduca alla spiritualità, sia laica che religiosa. Ne trarrebbero giovamento le giovani generazioni, che spesso si tengono lontane dall'ambito spirituale senza conoscerlo, rimanendo aride da questo punto di vista. Parliamo dunque non di vietare, ma di arricchire. Non un no a qualcosa ma un sì più ampio. Qualche ora di meditazione su temi esistenziali, tratti dalle diverse spiritualità, sottratta ai cellulari, renderebbe migliori i nostri scolari le nostre scuole e la società.
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