La Repubblica Palermo
7 novembre 2018
Se ognuno fa qualcosa per l’ambiente
Francesco Palazzo
Prima di essere ferito da azioni che
portano tragedie, viene giornalmente fatto oggetto di noncuranza, inciviltà,
negligenza.
Ciascuno deve fare un onesto esame di coscienza. Ci vuole empatia
nei confronti del suolo che calpestiamo.
Abbelliamo le case, curiamo l’aspetto
fisico e poi trattiamo con sufficienza, se non con volontà di arrecare
male, la terra che abitiamo.
Sono i gesti quotidiani che costruiscono una
virtuosa politica ambientale.
Nessuno può dire: non c’ero, non mi ero
accorto di nulla, non è compito mio. È tutto, da tempo, sotto gli occhi di
tutti.
Non sono gli eventi meteorologici, mutati per responsabilità umane, i
nemici. Siamo noi il problema.
Quando ci troviamo fuori dalle mura
domestiche dovremmo capire cosa non va in ciò che ci circonda. E quale parte
abbiamo nel peggiorare o migliorare la situazione.
Dobbiamo fare per intero,
con meno parole e più fatti, la nostra parte nell'ambito che ci è toccato
vivere.
Pensiamo al pediatra che andava da Palermo a Corleone per svolgere la
sua professione al servizio dei piccoli pazienti.
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