domenica 9 dicembre 2018

La mafia combattuta dal singolo e cercata dai più, certa antimafia in ritardo o a salve.


La Repubblica Palermo – 9 dicembre 2018
L’antimafia dei distintivi e quella dei fatti
Francesco Palazzo

La denuncia della richiesta di pizzo del costruttore Giuseppe Piraino non ha coinvolto, nemmeno come privata solidarietà, suoi colleghi imprenditori. Lui stesso ce lo dice. 
A 27 anni dall’assassinio di Libero Grassi, che faceva solo il suo dovere di uomo libero in mezzo a tanti che stavano zitti, ci pare di non esserci spostati poi molto. Soprattutto se consideriamo la circostanza che non si è costruita, in quasi tre decenni, una rete di protezione e consenso che renda normali tali reazioni di fronte a chi minaccia la libertà d’impresa. L’antimafia, in questo settore, ha smosso più chiacchiere e distintivi che fatti. 
Come allora, il gesto di Piraino è più unico che raro.  
Intanto, dall’ultima operazione antimafia viene fuori che Cosa nostra è cercata per i bisogni più vari. Anche qui registriamo che non c’è soluzione di continuità rispetto al passato. 
Abbiamo, dunque, da un lato, una condotta coraggiosa, che indica a tutti la via da seguire, dall’altro scorgiamo non evidenti cambiamenti. 
La forza del singolo in un sistema sociale tornato ad essere distratto nel contrasto alle cosche.


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