La Repubblica Palermo – 6 gennaio 2019
La lunga marcia del vescovo e del sindaco
Francesco Palazzo
Il vescovo e il sindaco, basta leggere i
commenti sui social, hanno scelto la strada in salita.
E non bastano mille persone che si
mobilitano a renderla più agibile. Perché anche quelli che non si esprimono in
rete la pensano allo stesso modo. Prima gli italiani, i palermitani, i
siciliani. Ed è inutile ripetere che non c’è alcuna invasione.
Le parole di
Lorefice e Orlando, l’altra mattina nello stesso luogo, nelle stesse ore e
quasi nella stessa piazza, esprimono un appello al momento perdente dal punto
di vista politico, sociale e religioso.
Considerato che molti cattolici pensano:
prima noi e poi gli altri.
Le loro posizioni narrano di una minoranza che non
ha altra finalità oltre quella di esprimere valori non negoziabili.
Il
vescovo e il sindaco, a Palermo, unica città in cui c’è questa evidente
sintonia, indicano un percorso che parte dal più debole punto della catena.
Dove i like si conquistano se assecondi le paure e non se le affronti andando a
viso aperto controcorrente.
Chi venerdì era in piazza Pretoria al gelo deve
mettersi in questa prospettiva. Senza illudersi più di tanto.
Hai ragione. E' una strada tutta in salita.
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