giovedì 18 aprile 2019

Una nuova narrazione di Palermo per guarirla tutta.


La Repubblica Palermo – 17 aprile 2019
La gang ossarotte e la città da guarire
Francesco Palazzo

Guardando lo spaccato di Palermo che viene fuori da questa indagine che ci racconta di persone con le ossa rotte, di violenza, di mutilazioni a pagamento di disperati al fine di truffare le assicurazioni dobbiamo chiederci che tipo di città ci consegna. 
Se è marginale questa fascia di umanità disumana nella nostra comunità o se è il caso di porre qualche punto di domanda su un capoluogo che si vorrebbe quasi guarito da tutti i suoi mali e finalmente in fase di redenzione da tutte le sue sofferenze. 
Talvolta, senza accorgercene, possiamo correre il rischio di coprire, allungando a dismisura la parte di Palermo che ha fatto passi in avanti, tutte le altre sezioni ancora doloranti di questa metropoli.
Probabilmente dovremmo affrontare con più attenzione le contraddizioni del passato e i nodi irrisolti del presente, mafia compresa. Altrimenti le une e gli altri rischiano di rimanere lì mentre ci raccontiamo la buona novella del migliore dei mondi possibili che Palermo starebbe diventando. 
Capiamoci. È innegabile che vi siano diversi aspetti incanalati nel verso giusto. Nella capitale dell’Isola si respira un’aria diversa. Negarlo sarebbe da stolti.
Ma proprio per questo il movimento migliore e più saggio da mettere in campo adesso è quello, partendo dai diversi pezzi del mosaico cittadino che funzionano, di posizionare al loro posto, risanando il tanto che c’è da guarire, tutte le altre tessere. Col tempo che ci vuole, ma con decisione e chiarezza. E qui nessuno può stare a guardare. 
Per farlo, bene, occorrerebbe conoscere tutti gli angoli, quelli delle stanze di rappresentanza e quelli dei ripostigli dove vengono messe tutte le cose che si vogliono sottrarre alla vista.
 Ma siamo in grado di darci una narrazione completa ed esaustiva della Palermo di oggi?


Nessun commento:

Posta un commento