La Repubblica Palermo
22 aprile 2018
La mafia e i colpevoli oltre i tribunali
Francesco Palazzo
Un accadimento storico, strutturale, di lunghissima
durata, sdraiato su tre secoli, riguardante pesantemente quattro regioni,
con presenze forti al nord, è molto di più di una trattativa.
Non si dura tanto e non ci si espande senza consenso diffuso. Questo è accaduto
e succede con le mafie. E può essere ipocrita nascondersi dietro sentenze,
che peraltro devono varcare i tre round per passare nella storia giudiziaria.
Che è una parte della più ampia storia generale, che
non ci vede certo uscire alla grande. Come abitanti del sud, che convivono
senza soluzione di continuità con sistemi criminali siffatti, più che ritenere
colpevoli altri, finendo con l’autoassolverci, anche se non entreremo mai
in nessun tribunale, dobbiamo sapere che se tutto ciò è avvenuto e avviene,
chissà ancora per quanto, è perché non solo abbiamo favorito, ma pure arato il
terreno affinché le mafie s’insediassero e durassero. Se proviamo a
raccontarcela in tal modo, magari ci potremo rendere conto che c’è poco da
esultare e molto su cui riflettere.
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