La Repubblica Palermo
28 giugno 2018
L'esempio dei palermitani immigrati
Francesco Palazzo
In questo momento, proprio gli immigrati, i bengalesi che si sono ribellati, ci ricordano qual è il problema, in Sicilia, nel sud e in tutto il paese.
Le mafie. Con il loro immenso “fatturato”, altro che quanto spendiamo per i migranti, l’attuale capacità d’intimidazione e il costante controllo del territorio.
I commercianti del Bangladesh denunciano il pizzo, i palermitani, come scriveva ieri Salvo Palazzolo su Repubblica, lo fanno sempre meno e già erano pochi. Anche il racket imposto dai parcheggiatori estorsivi, visti i chiari di luna, sarà sempre più ritenuto un costo normale da sostenere.
Se il nemico è esterno, potrebbero avanzare gli avversari interni della democrazia, le mafie.
Negli anni settanta, per affrontare l’emergenza terrorismo, Cosa nostra fu sottovalutata e si spianò per essa l’assalto al cielo, sino alla devastante stagione stragista.
Bisogna, dunque, stare molto attenti.
E, intanto, prendere esempio dai “palermitani” bengalesi, sostenendoli al processo, come chiede Addiopizzo, e non da molti dei “palermitani” indigeni.
Quelli che pagano i diversi pizzi.
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