mercoledì 6 giugno 2007

Il Traffico in Sicilia un grande problema è!!!!

LA REPUBBLICA PALERMO - MERCOLEDÌ, 06 GIUGNO 2007

Pagina I

LA CITTÀ’
Secondo una ricerca i siciliani sono penultimi per disciplina

Gli "artisti" palermitani del posteggio in terza fila

FRANCESCO PALAZZO


Certo nessuno può spingersi ad affermare che il problema più grave della Sicilia è il traffico. Tuttavia la rilevazione dell´osservatorio Audimob sul posteggio selvaggio, resa nota in questi giorni, merita qualche riflessione. Non fosse altro che per la posizione di testa - o di coda - del Mezzogiorno in questa speciale classifica.A fronte di un 54 per cento d´italiani che dichiara di imbattersi sistematicamente in veicoli che sostano in doppia fila, nel Sud si arriva all´81,1 per cento della Campania e al 76,9 della Sicilia. Penultimi o secondi, fate voi. Il dato siciliano ci pare sospetto. Potrebbe essere il frutto di poco sinceri exit-poll registrati all´uscita dei negozi durante lo shopping del sabato pomeriggio. L´avremmo pronosticato vicino al 100 per cento. A chi non è capitato, almeno una volta nell´ultima settimana, di essere intralciato nei movimenti da chi ha deciso di posteggiare a due passi dal panificio o dalla salumeria di fiducia? Un´esperienza personale. Domenica mattina, dalle parti del mercato del Capo, trovo una macchina situata dietro il mio mezzo. Provo a chiedere in un locale se l´auto era di qualcuno dei presenti. Il segno della testa scrollata verso l´indietro dagli astanti segna un no deciso. Già so che l´operazione è inutile. Il palermitano in questione sarebbe uscito dall´esercizio commerciale giusto nel momento in cui poteva ritenere di aver sbrigato i propri affari. Così accade. L´autista sbuca dopo qualche minuto proprio da quel posto, motivando il suo comportamento con il fatto che non aveva visto le decine di macchine posteggiate regolarmente. E sin qui può scapparci un sorriso. C´è chi s´infila nel proprio bolide facendo finta di non accorgersi che sei lì ad aspettare da un quarto d´ora. In quel caso te la prendi, senza però insistere, ci sono stati casi in cui queste diatribe sono finite male. In fondo ci sono ideali più importanti per cui eventualmente rischiare la pelle. La casistica del posteggio selvaggio è davvero ampia. E vogliamo fermarci alla seconda fila. Perché c´è anche quella disciplina viaria che può paragonarsi alle arti marziali più spericolate. La terza fila. Qui, lo ammettiamo, occorre una particolare preparazione teorica e psicologica. Perché bisogna trovare due giustificazioni diverse. La prima per chi ha fermato la macchina correttamente, la seconda da contrapporre alle proteste di chi si è limitato alla seconda fila e, solo per questo, pensa di potere esprimere un duro giudizio di condanna. Quando si è fortunati può capitare di sorprendere il reo mentre cerca di intrappolare il prossimo. Le soluzioni sono due. O lui si sposta andando a ostruire qualcun altro. Oppure, se è già in procinto di entrare in un luogo, mettiamo al bar, sgancia l´indice che vuole significare un minuto, unità di misura siciliana del tempo che tutto comprende. E allora devi attendere. A chi si è mai negato un fumante caffè? Proseguendo nella casistica, non possiamo non citare le resse di mezzi mobili che si creano davanti alle scuole patrie d´ogni ordine e grado. Se uno non c´è abituato potrebbe pensare a un incidente gravissimo oppure a un agguato mafioso stile vecchi tempi. Niente di tutto questo. È solo l´irrefrenabile voglia dei genitori di parcheggiare le quattro ruote a due centimetri dall´entrata delle scuole per accompagnare o riprendersi i pargoli. A volte la scusa è che non c´è un parcheggio vicino. Trattasi di alibi quasi sempre inconsistente. Basta vedere cosa succede davanti la scuola vicina a un mega parcheggio gratuito, quello di piazzale Giotto a Palermo, dove non si registra affatto nessuna modifica di tale modo di fare. Per il resto, è difficile abituarsi alla visione di auto che bloccano sovente la vita di una città come Palermo, e non in luoghi periferici, ma nell´asse viario principale. Solitamente senza vedere polizia urbana nel raggio di un chilometro. Talvolta le doppie e le triple file sono «custodite» dai posteggiatori abusivi, veri professionisti del settore. Basta lasciare le chiavi e il gioco è fatto.

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