mercoledì 20 giugno 2007

L'antimafia oltre le date

LA REPUBBLICA PALERMO - MERCOLEDÌ, 20 GIUGNO 2007

Pagina XV
Una casa delle associazioni nell´antimafia senza date
FRANCESCO PALAZZO


Quando ricordare le vittime di mafia? C´è proprio bisogno di un giorno del calendario in cui far ricadere la memoria unificante che onori tutti coloro che sono caduti sotto la violenza mafiosa? Giuseppe Casarrubea sollevava ieri sul nostro giornale polemicamente e giustamente la questione. Ogni vittima ha una sua peculiarità, rappresenta un percorso particolare, che dovrebbe semmai essere enfatizzato più che riprodotto recitando interminabili elenchi. Anche se questi ultimi sono utili a consegnarci il quadro unitario di una lotta che non è vacuo rappresentarsi in maniera sincronica. Si devono fare ambedue le cose, ma sappiamo che le vittime non sono tutte uguali. Per alcune c´è stata negli anni una sovraesposizione mediatica, altre sono sostanzialmente scomparse, se non nella memoria dei loro cari, in quella più grande e significativa della pubblica opinione. Allora non ci sarà mai nessuna data in grado di accontentare tutti, e del resto ci pare che tale problematica ha a che fare soltanto con una parte dell´antimafia, ossia la memoria. Trarre dall´oblio le vittime, tutte, è esercizio che mai può essere disatteso, anche se talvolta prevale la retorica sulla sostanza. E la retorica prevale, e a volte inonda qualche iniziativa. Se a primeggiare fossero i progetti comuni, portati avanti in nome di chi non può più farlo, ecco che il problema delle date diverrebbe davvero relativo. Ognuno potrebbe valorizzare come meglio crede la biografia che più ritiene consona al proprio percorso o al mandato dell´associazione o del gruppo di cui fa parte, per poi ritrovarsi, anno dopo anno, passo dopo passo, nel realizzare un pezzo di percorso collettivo e concreto. Partendo dalla considerazione che trascorse le date, finite le partite dell´impegno e della solidarietà, spentisi insomma le luci dei riflettori, ciò che resta in mano è davvero poco. E ciò che rimane è la ripartenza della macchina organizzativa per la ricorrenza del prossimo anno e così via, sino al punto da ripetere stessi tragitti e uguali parole. Ricordiamo le grandi manifestazioni seguite alle stragi del 1992, centinaia di migliaia di persone per le strade, sembrava un punto di non ritorno e invece poi c´è stato il riflusso. La mafia che non spara (ma sembra che negli ultimi tempi stia cambiando idea) e l´antimafia impegnata nel territorio che si ritrova a litigare sul come, sul quando e sul chi commemorare. Senza che si colga il frutto di attività autonome che non siano solo delle risposte di secondo livello, di pura reazione, quali possono essere le pur meritorie e coraggiose attività poste in essere, a esempio, da quanti lavorano sui terreni confiscati o nell´antiracket. Per dirla tutta, invitare il presidente della Repubblica a visitare il giardino della memoria sorto a Ciaculli è sicuramente un fatto significativo. Molto più prosaicamente fattivo, anche se meno coinvolgente emotivamente, sarebbe stato, che so, fargli inaugurare un luogo, che d´ora in avanti avesse potuto chiamarsi casa delle associazioni impegnate comunque nel far sorgere germogli di vita normale nel territorio palermitano. Si può sempre cominciare, anche con poco dal punto di vista dell´investimento economico, non è neanche necessario, in un primo momento, l´aiuto delle istituzioni. Ogni anno si potrebbero misurare i passi in avanti compiuti per rendere tale luogo sempre più catalizzante e concreto nella lotta alle mafie. E in che giorno farlo, se per ricordare l´uno o l´altro, ne converrete, sarebbe veramente una questione di secondaria importanza. "La memoria e il progetto" è una proposta molto concreta che due anni addietro ha lanciato il Centro Impastato, e che mira alla creazione di uno spazio polivalente che sia mostra permanente su mafia e antimafia, biblioteca-emeroteca, casa delle associazioni e laboratorio per la progettazione di nuove iniziative. Se si vuole è possibile lavorare sfruttando questa proposta. E lo si può fare a partire da qualsiasi data.

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