La Repubblica Palermo – 28 ottobre 2018
I democratici nella caverna
autoreferenziale
Francesco Palazzo
Ciò ha causato l’incapacità di
farsi intendere dai siciliani.
L’Isola è la Caporetto del consenso per i
democratici. Quando altrove perdono, da noi straperdono. Anche le vittorie sono state mutilate per
i voti raccolti qui.
Ma tale situazione non ha mai capovolto le abitudini
belliche fratricide del gruppo dirigente.
Ora, in vista del congresso nazionale,
accantonata la proposta di una gestione collegiale tipo armistizio armato, si
faranno le primarie per eleggere il segretario regionale.
La guerra nei mesi a venire sarà ancora
più cruenta.
È incomprensibile come un partito che dispone, pure nella nostra
regione, di passioni e competenze, tra gli iscritti e nell'elettorato di
riferimento, si perda nel labirinto mentale dell’autodistruzione.
Ma è così
difficile riporre le spade e sfoderare la politica?
In Sicilia gli spazi per un
partito coeso, che guardi fuori e non le proprie scarpe ci sarebbero.
Per
provarci bisognerebbe riemergere dal pantano delle correnti e dalle caverne
autoreferenziali.
Nessun commento:
Posta un commento