La Repubblica Palermo - 3 ottobre 2018
Francesco Palazzo
Ci sono aspetti della tua città che vivi
sempre allo stesso modo e a un certo punto non te ne accorgi più. Pezzi
mancanti che diventano panorama ordinario. E allora devono essere i
"forestieri" a fartelo notare.
Per esempio la segnaletica
orizzontale. Non parliamo dei massimi sistemi, ma è un aspetto che tocca ambiti
quali la sicurezza e il decoro.
Una ragazza palermitana che studia oltre
Stretto, qui per un periodo di vacanza, mi ha chiesto: «Ma come fate a vivere
senza strisce?».
Ma come, stavo per risponderle, certo che
ci sono le strisce.
In realtà, facendoci caso, costeggiando il porto, il Foro
Italico, Sant’Erasmo, risalendo da via Giafar, tornando da viale Regione
siciliana e rientrando al centro, noti un festival di strisce divisorie di
corsie non pervenute. E quelle esistenti spesso le devi immaginare, tanto sono
sbiadite. Parliamo di assi centrali. Se ci addentriamo nelle periferie, meglio
lasciar perdere.
Ha ragione la studentessa. Per rimediare non occorrono chissà
quali investimenti. Appena la nostra conterranea torna, gliele facciamo trovare
queste strisce?
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