lunedì 11 marzo 2024

Palermo. La mobilità dolce pedonale da promuovere nel salotto della città.

PALERMO TODAY

9 MARZO 2024

Promuoviamo tutta la mobilità dolce senza guerre di religione

Francesco Palazzo 


 

Sulla mobilità dolce a Palermo, che è una metropoli, non dobbiamo dimenticarlo, e non un piccolo paesino con quattro vie, pare che la battaglia si concentri su poche strade centrali pedonali, per intenderci le vie Ruggero Settimo, Maqueda, corso Vittorio Emanuele. Interdette recentemente a monopattini, bici elettriche o a conduzione muscolare. Anzi, interdette sino a un certo punto con disposizioni via via aggiornate. L'ultima, devo dire, abbastanza complessa e articolata.
Se nel capoluogo siciliano la mobilità dolce fosse davvero diffusa in tutta la città, obiettivo dal quale siamo purtroppo distanti, le piste ciclabili come questa che ho fotografato sarebbero piene, e nessuno farebbe caso all'utilizzo di alcune vie centrali esclusivamente come isole pedonali. D'altra parte se le parole hanno un senso con isola pedonale si dovrebbe intendere soltanto una cosa. Ma pare che la partita, molto stranamente va rilevato, si giochi in poche e infuocate, in quanto a presenza di bipedi, centinaia di metri. Come se il salotto di Palermo fosse il solo luogo d'elezione per cicloamatori e monopattinisti. Singolare, no?  
Se vi allontanate dalle vie sopra citate o dalla adiacente via Amari, stranamente non contemplata nelle misure interdittive, oppure dai marciapiedi di via Libertà, che appunto sarebbero marciapiedi, misurerete che per tutti gli altri chilometri della città, ossia per quasi il 100 per cento della sua grandissima estensione, la mobilità dolce è quasi assente e dunque non crea nella forma e nella sostanza nessun tipo di conflitto. Invece dovrebbe andare esattamente al contrario. Le isole pedonali al centro dovrebbero essere di pertinenza dei pedoni. Mentre sul resto della città, cioè sulla quasi totalità del suo territorio, dovremmo sino allo sfinimento discutere sulle misure amministrative specifiche e sulle infrastrutture dedicate a un importante settore della vita quotidiana quale è la mobilità dolce
Tenendo però in grande considerazione che il pedone è il vettore più dolce che ci sia e perciò quello che, essendo il più debole attore in campo nell'ambito della mobilità di qualsiasi città, dovrebbe essere il più protetto. E negli assi teoricamente pedonali, dove deve convivere con mezzi che raggiungono velocità non certo di 10 all'ora, come indicato per esempio in un cartello assolutamente ignorato all'inizio del marciapiede di via Libertà, corre obiettivamente dei pericoli. Devo dire che quando mi capita di passeggiare nelle vie centrali, cammino sui marciapiedi. Perché non è sereno deambulare se sai che mezzi a 25/30 chilometri orari possono finirti rovinosamente addosso mandandoti in ospedale o facendoti comunque male.
Si potrebbe convivere in questi assi pedonali tracciando percorsi dedicati alla mobilità dolce non pedonale. Tutto si può fare, niente lo vieterebbe. Ma già vedo in tale evenienza tutta la sede stradale occupata con creatività da due ruote e monopattini. Ed è un'esperienza già vissuta in passato. Del resto non si capisce il motivo, come si scriveva prima, per il quale poche vie a Palermo non possano essere dedicate esclusivamente alla mobilità dolce pedonale.
Ecco, dovremmo iniziare a chiamarla così, mobilità dolce anche quella degli appiedati. Non vedrei il motivo, onestamente, di mettere in campo guerre di religione. Lavoriamo piuttosto sul 99,99 per cento del territorio della metropoli Palermo per promuovere la mobilità dolce non pedonale. E lasciamo il restante piccolissimo numero percentuale a chi vuole farsi in sicurezza una passeggiata per un tratto molto limitato della zona centrale di Palermo. L'importante, fondamentale, partita della mobilità dolce non pedonale non si gioca in un fazzoletto di terra. Ma nella restante parte della città. Se ci si muovesse in tal senso le cose potrebbero essere più semplici per tutti e soprattutto condivise e accettate dalla maggioranza dei palermitani. Senza guerre di religione.

https://www.palermotoday.it/social/segnalazioni/mobilita-dolce-pedoni.html?fbclid=IwAR3ZYm_Z_8wH3yU_57aFg7LOzeWUv4c_ukmX_SMlDxpijqd0HKAvTFiYjp8

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