ROSALIO Il Blog di Palermo – 21 settembre 2024
Palermo –
Cesena, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto
Francesco Palazzo
In uno stadio in cui è ancora percepibile la fila interminabile di persone
che in silenzio ha reso omaggio al Totò calcistico nazionale, i rosanero
provano a vincere la prima in casa dopo averne vinte due fuori. La media
inglese dice sì al Palermo ma se non fai delle mura amiche un baluardo
inespugnabile, o quasi, difficilmente puoi pensare di scalare la vetta che
porta in A.
Già di prima mattina
si posizionano nello spazio adiacente allo stadio i commercianti che daranno da
mangiare e bere ai tifosi. Ci sono quelli autorizzati, che evidentemente pagano
tasse e quant’altro. E poi i tanti abusivi. Ampiamente tollerati. Una specie di
far west. Che comprende pure i parcheggiatori estorsivi. Se vuoi lasciare il
tuo mezzo senza pensieri devi pagare il pizzo. Alla luce del sole e in un luogo
super presidiato dalle forze dell’ordine.
Dobbiamo dire che un
gol i tifosi del Cesena lo mettono a segno la sera prima con un post su
facebook. «QUA LA MANO. Ci lega un bel rapporto di amicizia con gli amici
palermitani. Città dai Palazzi e Chiese meravigliose… Speriamo davvero che sarà
un’occasione di sport vero e di amicizia. Nessuno dimenticherà mai TOTÒ
SCHILLACI». Obiettivamente, una rete nella porta della civiltà sportiva, e non
soltanto, di alto livello. Gli hooligans palermitani invece pare non abbiano sotterrato
l’ascia di guerra fratricida. Sono raggruppati, una parte almeno, fuori da un
lato della piazza, dall’altra le forze dell’ordine preparati al peggio. Ma è
mai possibile che non si riesca a cacciare fuori dagli stadi certi elementi? I
tifosi rosanero come risposta alla civiltà dei cesenati applaudono, ma dovrebbe
essere la norma, l’annuncio della squadra avversaria.
All’inizio notti
magiche, la maglia azzurra 19 gigante, la scritta «Totò eroe delle notti
magiche addio» e i gol mondiali del ragazzo del CEP che scorrono sui
maxischermi. Lutto al braccio per il Palermo e ovviamente il minuto di
silenzio. Anche dallo spazio dei tifosi ospiti pende un Ciao Totò.
Palermo con una
gradevole casacca chiara, pantaloncini verdi e calze arancioni, cesenati in nero.
Primi quindici minuti vivaci con un gol annullato per parte. Henry viene
preferito a Brunori in avanti, fa un gol ma è appunto non convalidato dopo il
VAR. Si arriva al trentesimo accompagnati dai cori Totò Schillaci, Vincere,
Facci un gol, ma il taccuino del cellulare rimane vuoto e le reti inviolate.
Anche se per i rosa ci sono tre buone occasioni. Così come il Cesena va vicino
al gol. Si va negli spogliatoi a metà partita con gli ultimi quindici giri
d’orologio che vedono alcune notevoli puntate dei rosa in area avversaria e un
quasi gol su punizione del Cesena, con un’ottima parata dell’estremo difensore
della squadra di casa. I primi quindici del secondo vedono il Cesena in rete ma
gol annullato e sotto con altre due occasioni neutralizzate dal portiere dei
rosanero. All’inizio dei 15 che portano al 30mo il Palermo fa due sostituzioni.
Capitano diventa Di Mariano. Ma subito i cesenati trovano il corridoio giusto e
vanno in rete, ma gol annullato dopo la cabina VAR e controllo dell’arbitro. Ma
i rosanero, a parte un tiro da fuori, sembrano rimasti negli spogliatoi. E non
è la prima volta nei secondi tempi. Rientra Brunori come prima punta ed esce
Henry. Nell’ultimo quarto che porta al novantesimo il Barbera è illuminato
soltanto dalle luci nuove, nel frattempo accese, ma non da una rete che si
gonfia alle spalle del portiere del Cesena. Il Palermo un po’ più sveglio nella
parte finale non è riuscito a fare la partita e gli ospiti hanno svolto bene il
loro compito. La compagine rosanero, e non è una buona notizia, non riesce
ancora ad “espugnare” il Barbera, che qualcuno vorrebbe chiamare adesso
Schillaci.
La serie A, se A potrà
essere, non potrà che passare sotto Monte Pellegrino. Certo, se ci fosse nel
Palermo uno come Totò sotto porta. Ma quando nascerà nuovamente a Palermo uno
come Salvatore Schillaci, detto Totò?
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