La Repubblica Palermo - 24 maggio 2018
La richiesta di verità ventisei anni dopo
Francesco Palazzo
Aldo Moro, di cui abbiamo fatto memoria a 40 anni dal
1978, affermava che la verità è sempre illuminante, ci aiuta ad essere
coraggiosi. Verità chiede Fiammetta Borsellino.
Non solo alla mafia, e va detto che i mafiosi sono i
soli a parlare, ma pure allo Stato, i cui esponenti sono talvolta più
reticenti. E non solo. Basterebbe riflettere, come ha fatto
Roberto Scarpinato, sulle difficoltà trovate da Falcone e Borsellino negli
ultimi anni delle loro vite.
Siamo a 26 anni dalle stragi del 1992, questa
richiesta di verità può unirsi ai lenzuoli esposti sui balconi e alle
manifestazioni.
Solo che è una domanda ruvida, perché riguarda anche
l’antimafia militante. Fatta di realtà benemerite, ma ciascuna curante il
proprio piccolo orto.
Nella misura in cui continua a spargere piccoli e
divisi frammenti sulla strada della lotta alle cosche, non aiuta molto a
individuare quelle verità che ci servono.
Mentre un fronte comune porterebbe,
come scriveva ieri nel suo editoriale Enrico del Mercato, a quelle “analisi e
azioni nuove”, affidate non a “paladini, ma a gente capace di fare da esempio”.
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