La Repubblica Palermo
3 agosto 2018
Dal sud si fugge perché è difficile ritornare
Francesco Palazzo
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcuBittkmLrX0BN0Pv6TasBBkBkcsN5RQN8hIBbA3yHEXUlpWNG2hGOmuMfQPBGpmJYKO9U-UZ5OsQtoHjZ5wS2_HrE8cBGz0Mh-y32gBZ4r94tFSBztCWrz4ZC7zj1f31BAWRjDlBRmLe/s400/treni+sud+e+giovani.jpg)
A proposito degli abitanti del mezzogiorno che vanno via, di
cui parla il rapporto Svimez 2018, tra i quali tantissimi giovani, quando
questi tornano, dopo un periodo di studio o per le vacanze, capiscono, prima di
arrivare, che non è cosa.
Mi raccontavano del viaggio in treno da Milano, dove
era stato per un master, di un ragazzo. Dal capoluogo lombardo a Salerno,
830 km, poco più di cinque ore in condizioni di assoluta comodità. Da Salerno a
Palermo, 606 km, in undici ore, senza aria condizionata, con un aereatore
spento sul traghetto, due ore per traghettare perché il ponte vade retro, e da
Messina a Palermo senza neppure l’aereatore, con i finestrini aperti per
respirare. La notte immobili nelle cuccette perché, vista la temperatura,
limitavano i movimenti.
In questa situazione per quale motivo, a parte la
carenza di opportunità lavorative, i giovani dovrebbero rimanere al sud
Parlando
della nostra regione, Repubblica Palermo titola: “Fuga dalla Sicilia, l’isola
senza tesoro”. Che ci sarebbe, ma lo teniamo ben sepolto, inviando altrove il
nostro futuro.
Nessun commento:
Posta un commento