La
Repubblica Palermo
30
agosto 2018
SULLA
STRADA INDICATA DA LIBERO GRASSI
Francesco Palazzo
Oggi il pizzo, come rilevato dalle indagini che si ripetono con poche
varianti rispetto al passato, è ancora largamente praticato da Cosa nostra. E,
pur con uno Stato più presente e reattivo, moltissimi pagano e sempre meno si
rivolgono alle forze dell’ordine. Perché succede questo?
Dagli adesivi
di Addiopizzo, correva il giugno del 2004, “Un intero popolo che paga il
pizzo è un popolo senza dignità”, sono trascorsi più di 14 anni. Allora sembrò
che la strada intrapresa fosse quella giusta. Lo era e lo è.
Ma dobbiamo
ammettere che si sta tornando indietro. E non da ora.
Sarà che adesso, come
diceva in una bella intervista ieri su questo giornale il prefetto
De Miro, la mafia è meno violenta, offre servizi ed il suo apporto è
spesso cercato. Sarà che quando non si vede il sangue la criminalità
organizzata diventa per molti una parte del passaggio.
Ma è certo che il
movimento antimafia su questo, come su altri aspetti critici della lotta alle
cosche, deve farsi molte domande e provare a dare puntuali e operative
risposte.
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