La Repubblica Palermo
– 5 agosto 2018
Le vane parole utilizzate
per il campo rom
Francesco Palazzo

Si apre una porta d’ingresso importante al Parco della Favorita. Che
deve essere tirato fuori dal limbo del vorrei ma non posso e dalle chiusure una
tantum stile paese dei balocchi.
Inoltre, il dire "prima
i palermitani", a parte il fatto che i componenti delle sedici
famiglie recensite nel campo lo sono, non ha senso.
Si utilizzano fondi dedicati
al reinserimento sociale delle persone abitanti in tali insediamenti e non si
mettono per nulla in discussione le tante altre correnti e straordinarie forme
di assistenza verso tutte le fasce sociali più deboli.
Aggiungiamo poi che,
dal dopoguerra, proprio dentro le sabbie mobili dei corretti aiuti
divenuti spesso assistenzialismo clientelare e fine a se stesso, il
mezzogiorno, con un elevatissimo concorso di colpa delle società meridionali, è
stato fatto fuori.
Non aggiungiamo adesso al danno pure la beffa di parole in
libertà. Che saranno pure di moda al momento. Ma sempre vane rimangono.
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